“Non è stato lui”, Massimo Riella potrebbe essere scagionato

Si torna nuovamente a parlare di Massimo Riella. Questa volta, però, nei suoi confronti arrivano delle dichiarazioni che potrebbero scagionarlo

Scagionato Massimo Riella per un altro episodio
Massimo Riella (Ansa Foto)

Pochi mesi fa si era parlato di lui quando a Como era stato arrestato per aver rapinato una coppia di anziani. Poco prima aveva fatto perdere le sue tracce dopo che aveva seminato gli agenti della polizia penitenziaria che lo stavano portando al cimitero. Da quel momento in poi non si era più saputo nulla di Massimo Riella. Dopo quattro mesi la sua fuga finì in un altro Paese: a Montenegro. Dove si trova ancora in carcere in attesa di una sua possibile estradizione.

Il 48enne ha sempre respinto le accuse di chi lo definisse un rapinatore. Non solo: al giudice avrebbe scritto di essere stato incastrato da altre persone. Per gli investigatori, però, quello che dice è il falso. Motivo? Sulla scena del crimine sono state trovate proprio le sue impronte, oltre ad un coltello ed uno zaino. Nel frattempo, però, arrivano delle clamorose dichiarazioni da parte del ‘Corriere della Sera‘, dove hanno parlato le vittime.

Massimo Riella, le vittime: “Non è stato lui a rapinarci

Le vittime sono si state rapinate, ma secondo loro da un uomo definito “basso e grasso“. Completamente diverso da Riella. Ricordiamo che aveva fatto perdere le sue tracce il 12 marzo. Quel giorno aveva ottenuto un “permesso premio“: si stava recando nel cimitero dove è sepolta la madre. Una volta arrivato sul posto, senza manette e sceso dal furgone, ha aggredito i due agenti ed è scappato.

Non è da escludere che possa essere stato aiutato da un amico o da un parente. In Montenegro sarebbe stato ospitato da alcuni suoi contatti. Non solo: ad un falsario avrebbe dato soldi per ricevere un passaporto per arrivare in Sudamerica da una donna. Nel frattempo il padre condanna il figlio, ma non per la rapina che secondo lui non ha mai fatto.

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