Previsioni fosche per la chiusura del quarto trimestre, dopo le pesanti perdite del terzo. E non sembra esserci una via d’uscita
Forse anche peggio del terzo trimestre, che si era chiuso con una contrazione delle vendite del 9% (dati Canalys), il mercato degli smartphone non risale. Anzi, secondo le previsioni, le cifre del quarto trimestre 2022 sono negative a doppia cifra. Fra il 10 e il 13% secondo le stime più recenti di Qualcomm, tra i principali produttori mondiali di chip, secondo cui i microprocessori ci sono, ma restano nei magazzini perché la domanda dei consumatori è debole e le aziende tecnologiche non producono. In gergo tecnico, Qualcomm ha parlato di “rapido deterioramento della domanda” e di “allentamento dei vincoli di fornitura” nel settore dei semiconduttori.
Un calo della domanda legata all’inflazione, che “riduce il potere d’acquisto delle famiglie” secondo il direttore della ricerca dell’International Data Corporation (IDC), Nabila Popal. “La maggior parte del calo è venuto dai mercati emergenti dove la mancanza di domanda, l’aumento dei costi e l’inflazione hanno avuto un impatto sui consumatori con un reddito disponibile inferiore” ha detto riferendosi in particolare al terzo trimestre dell’anno. L’analista sposta in avanti anche la lancetta della ripresa del mercato, fissata ora alla seconda metà del 2023 e non più alla prima. Analisti a parte, che cosa vedono le grandi multinazionali da qui alla fine dell’anno e per il prossimo 2023?
Le previsioni di Samsung e Apple, sale Xiaomi
Samsung prevede di vendere circa 260 milioni di smartphone entro la fine dell’anno e circa 270 milioni di unità nel 2023. Per il prossimo anno in particolare, la società ha fissato obiettivi di spedizione prudenti, perché le condizioni di mercato non dovrebbero essere favorevoli (l’inflazione è in aumento in tutto il mondo, tirano venti di recessione e le tensioni geopolitiche aumentano). Le vendite di smartphone Samsung hanno raggiunto il loro picco nel 2017 con 320 milioni di unità e da allora non hanno più superato i 300 milioni. Samsung spingerà nei prossimi mesi sui telefoni pieghevoli e sui dispositivi della serie Galaxy S e Galaxy Z (60 milioni gli obiettivi di vendita).
Le restrizioni decise per contenere il Covid in Cina hanno smorzato le prospettive di vendita di Apple per le festività di fine anno. Appena due giorni fa Cupertino ha dichiarato di aspettarsi spedizioni di iPhone 14 Pro e iPhone 14 Pro Max (lanciati a settembre) inferiori rispetto a quanto previsto. Apple ha ammesso che la produzione dello stabilimento della Foxconn, dove si assemblano iPhone 14 Pro a Zhengzhou, il più grande al mondo nella provincia cinese dell’Henan, è stata duramente colpita dalle restrizioni contro il Covid-19. Secondo Reuters un terzo della produzione di novembre è saltata.
La settimana scorsa TrendForce, società di analisi di mercato, ha tagliato le sue previsioni sulle spedizioni di iPhone per ottobre-dicembre di 2-3 milioni di unità, da 80 milioni, a causa dei problemi della fabbrica, aggiungendo che la sua indagine ha rilevato tassi di utilizzo della capacità produttiva intorno al 70%. Secondo i dati più recenti di Canalys, Xiaomi, multinazionale cinese specializzata in elettronica di consumo, ha accresciuto la propria presenza sul mercato italiano ed europeo posizionandosi al secondo posto nella classifica dei top vendor (i migliori venditori) di smartphone spediti nel terzo trimestre 2022.