Omicidio Alice Scagni, c’è la svolta: spuntano altri tre indagati

Omicidio Alice Scagni, c’è la possibile svolta: spuntano altre tre persone finite nel registro degli indagati

Omicidio Alice Scagni, c'è la svolta
Alice Scagni (Ansa Foto)

Possibile svolta nel caso che riguarda l’omicidio di Alice Scagni, ovvero la donna uccisa dal fratello Alberto lo scorso primo maggio. Il tutto accadde a Genova. Da come avete potuto intuire spuntano altre tre persone finite nel registro degli indagati. Si tratta di due poliziotti ed un medico del servizio ‘Salute mentale’. Si parla di: omissione d’atti d’ufficio e omessa denuncia. Proprio pochi giorni fa il perito del gip aveva dichiarato i fratello semi infermo di mente. La Procura, invece, capace. I genitori lo ritengono incapace.

Per l’accusa il medico avrebbe perso tempo davanti alla richiesta dei genitori di ricoverare il figlio, Nel frattempo le forze dell’ordine non avrebbero fatto nulla per fermare l’uomo nel giorno del delitto. Soddisfatto l’avvocato della famiglia della ragazza uccisa, Fabio Anselmo. Ricordiamo che la donna esce di casa per fare una passeggiata con il cane quando incontra il fratello ed ha una accesa discussione. La situazione degenere fino a quando non spunta un coltello dalla tasca dell’uomo che colpisce la sorella.

Omicidio Alice Scagni, indagati due poliziotti ed un medico

Omicidio Alice Scagni, tre indagati
Omicidio Alice Scagni (Ansa Foto)

I vicini ed il marito si accorgono che qualcosa non sta andando per il verso giusto e chiamano il 118 e la polizia. Purtroppo il personale sanitario arriva tardi visto che Alice era già passata a miglior vita. Successivamente il killer viene fermato poco distante e portato in questura. L’omicidio si poteva evitare a quanto pare. La famiglia aveva chiesto più volte aiuto, ma senza ottenere risposta.

Queste furono le parole di Alberto rivolte al padre in una telefonata: “Lo sai stasera dove sono Gianluca e tua figlia? Sai dove ca** sono?“. Dopo la telefonata il padre aveva chiamato al 112 preoccupato le la vita della figlia e del genero. La polizia risposte che non c’era affatto bisogno di preoccuparsi. Poi, purtroppo, sappiamo tutti come è andata a finire.

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