Suicidi carceri, numeri impressionanti dall’inizio di quest’anno: la preoccupazione aumenta e non poco
Non si tratterebbe affatto della prima volta che vi parliamo di quello che succede all’interno dei carceri del nostro Paese. Purtroppo la situazione non è affatto delle migliori visto che il numero dei suicidi aumenta sempre di più. Non solamente per quanto riguarda i detenuti, ma anche per coloro che all’interno ci lavorano. Come gli agenti della polizia penitenziaria. I numeri preoccupano sempre di più.
Sono 77 i carcerati che hanno deciso di togliersi la vita. Cinque, invece, sono gli agenti che non hanno retto più alla pressione e l’hanno fatta finita. Si tratta di un numero mai così tanto alto che è stato raggiunto. Cifre che non intendono affatto fermarsi. Purtroppo nella giornata di lunedì 14 novembre è arrivata l’ultima drammatica notizia. Un detenuto ad Ariano Irpino (provincia di Avellino) si è ammazzato nelle prime ore del mattino.
Suicidi carceri, numeri mai stati così alti: c’è preoccupazione
Il segretario generale della Polizia Penitenziaria Aldo di Giacomo ha voluto commentare questi numeri all’Adnkronos. Non ha usato mezzi termini: “E’ una strage senza fine. Si tratta per la maggior parte di giovanissimi e con pene irrisorie. A suicidarsi sono quelli che in galera non ci devono stare, alcol o droga dipendenti, malati psichiatrici. Ovvero i soggetti più fragili, quelli che creano disordini all’interno dell’istituto penitenziario“.
Come fare per evitare che questo numero possa continuare a crescere? Magari costruire delle nuove carceri: “Evitare che in galera ci sia questa tipologia di detenuti per i quali il carcere è peggiorativo”. Insomma, meno chiacchiere e più fatti quelli che vuole la P.P. “Il carcere è diventato un posto dove i soggetti più fragili non vengono curati e patiscono le pene dell’inferno“.