Serena Mollicone, la splendida iniziativa di Fontana Liri per il compleanno

La splendida iniziativa della città di Fontana Liri per Serena Mollicone. La ragazza uccisa il 3 giugno del 2001. Il tutto nel giorno in cui avrebbe compiuto 40 anni 

La splendida iniziativa di Fontana Liri per Serena Mollicone
Serena Mollicone (Ansa Foto)

Si ritorna a parlare di Serena Mollicone. Ovvero la studentessa di Arce uccisa il 3 giugno del 2001. Il motivo? E’ pronta a diventare cittadina onoraria, post mortem, di Fontana Liri. Ovvero il posto in cui è stato trovato il suo cadavere senza vita. Ad annunciarlo ci ha pensato direttamente il primo cittadino Gianpio Sarracco. La cerimonia si verificherà nella giornata di domani, venerdì 18 novembre. Non un giorno qualunque visto che in quella data avrebbe compiuto gli anni: 40.

L’iniziativa fa parte del progetto di riqualificazione del Bosco ‘Fonte Cupa‘, proprio dove è stato ritrovato il cadavere. Ricordiamo che non si avevano più notizie di lei da due giorni (scomparsa il primo giugno). Proprio in quel punto esatto del ritrovamento verrà realizzato un parco in onore di tutte le vittime di violenza della provincia di Frosinone.

Caso Serena Mollicone, diventerà cittadina onoraria

La splendida iniziativa di Fontana Liri per Serena Mollicone
Serena Mollicone (Ansa Foto)

Dopo più di vent’anni dall’uccisione si continua a parlare del suo caso visto che non è per nulla chiuso. Dopo tanto tempo non è stato trovato ancora il colpevole di chi l’ha uccisa. Nel mirino la famiglia Mottola. Quest’ultima accusata di averla uccisa nella caserma dei carabinieri. Proprio dove fu vista per l’ultima volta la ragazza. Pochi mesi fa la sentenza in primo grado: tutti assolti. Tra le proteste generali del Paese e non solo.

Anche quella della sorella che continua a chiedere giustizia. Di arrendersi nessuna voglia. Anzi, continueranno a combattere per cercare la verità. Nei prossimi mesi ci sarà il processo d’appello. Tanto è vero che anche il programma ‘Le Iene‘ ha voluto dedicare un lungo servizio a lei. Questa vicenda è stata discussa anche al Parlamento Europeo.

 

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