Martin Scorsese compie 80 anni! E’ lui il regista più importante della sua epoca?

Nato il 17 Novembre del 1942, oggi compie ottant’anni uno dei registi più importanti della storia, Martin Scorsese.

Sono sessant’anni di cinema, ottanta di vita per uno dei registi più idolatrati e importanti della storia del cinema che, a prescindere dalla veneranda età anagrafica, ha saldamente conquistato l’immortalità a forza di capolavori della settima arte.

Il suo cinema, insieme a quello di pochi altri, può essere considerato realmente rivoluzionario, tanto da essere annoverato tra gli esponenti più rappresentativi della Nuova Hollywood, un movimento culturale consumato tra la fine degli anni sessanta e gli anni ottanta: le grandi produzioni in pompa magna e i kolossal avevano allontanato il grande pubblico, oramai maggiormente attratto dalla frizzantezza dei programmi televisivi, e una manciata di registi decise di divenire veri e propri autori, iniziando a narrare la vita delle persone, tra problemi, sogni e realtà.

Sessant’anni di cinema, tra commedia, dramma e capolavori

Scorsese è probabilmente il più aderente alle rinnovate istanze della Nuova Hollywood, di cui si farà definitivamente ambasciatore nel 1976 con Taxi Driver, capolavoro con protagonista Robert De Niro. La sceneggiatura, scritta da Paul Shrader (futuro regista), può essere considerata il manifesto del movimento e, la maestosa regia di Scorsese, la sua definitiva incarnazione.

Taxi Driver

Dopo l’universale consacrazione con Taxi Driver, ecco gli anni ottanta, in cui Martin da sfoggio di un’invidiabile varietà di registri: dal film sportivo con Toro Scatenato (1980) al dramma de L’ultima tentazione di Cristo (1988), passando per la straordinaria commedia Il colore dei soldi (1986), che valse ad un monumentale Paul Newman il suo primo ed unico Oscar come migliore attore.

Il colore dei soldi

Seguono gli anni novanta, dove ricordiamo tra tutti Quei bravi ragazzi (1990) e Casinò (1995), entrambi con la fedele presenza del suo attore feticcio, Robert De Niro. Gli anni duemila non sono da meno e il caro vecchio Martin riesce con eleganza ad aggiornare il proprio cinema, girando pietre miliari come The Departed (2006), Shutter Island (2010) e The Wolf of Wall Street (2013), tutte in collaborazione con il suo nuovo favorito, Leonardo Di Caprio. Il suo ultimo film, The Irishman (2019), è un deciso ritorno al passato, dal quale recupera anche il protagonismo di De Niro – ringiovanito digitalmente – e le dinamiche da gangster movie.

The Wolf of Wall Street backstage

Alcuni sostengono che una tale manifestazione di nostalgia potrebbe rappresentare il definitivo canto del cigno del regista italoamericano, ma Scorsese non sembrerebbe essere d’accordo, poiché in cantiere ha già alcune serie tv e l’attesissimo Roosvelt, biopic sulla vita del celebre presidente degli Stati Uniti, a cui Leonardo Di Caprio presterà il volto.

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