Comincia oggi l’edizione numero 22 del massimo torneo calcistico, il primo in autunno, il primo in medio Oriente e il secondo senza l’Italia
Alle 17 ora italiana, all’Al Bayt Stadium, situato ad Al Khor, nel nord est del Qatar, prenderà il via la Coppa del Mondo di calcio con la gara inaugurale tra il Qatar padrone di casa e l’Ecuador. Sarà l’arbitro Daniele Orsato a fischiare nella gara inaugurale.
Otto stadi in cinque differenti città ospiteranno le 64 partite da oggi fino alla finalissima in programma il 18 dicembre a Lusail. Saranno 32 le nazionali che proveranno a strappare lo scettro di Campione del Mondo alla Francia campione in carica.
Finalmente si comincia
Mai la marcia di avvicinamento alla fase finale della Coppa del Mondo era stata così travagliata, con discussioni, polemiche, manifestazioni di massa, iniziative, ma finalmente oggi il pallone comincerà a rotolare sul campo e il calcio giocato tornerà a essere l’assoluto protagonista. Qatar e Ecuador inaugureranno la prima edizione invernale della massima rassegna calcistica, per la prima volta in un paese musulmano e con l’aria condizionata negli stadi a cercare di mitigare le temperature ancora troppo calde. Toccherà a MBappè, Messi, Cristiano Ronaldo, Lewandosky, Neymar e compagnia a farci dimenticare le troppe strane novità di questo primo mondiale mediorientale, rimettendo il gesto tecnico, il campo da gioco, il risultato finale al centro dell’attenzione. Sarà il secondo mondiale consecutivo senza la nostra nazionale e speriamo che sia l’ultima volta.
L’ultimo ballo per tanti
Il mondiale comunque resta di colossale interesse e nessuno sa chi lo vincerà al termine delle 64 gare in programma. Tanti i grandi campioni rimasti a casa a pagare il conto dell’assurdo calendario che ha falcidiato i partecipanti, ma ce ne sono comunque tanti altri pronti a diventare re del mondo e anche qualcuno chiamato all’ultima recita, magari quella che li lancerà definitivamente nella leggenda. Da Pogba a kante, da Manè a Maignan, fino all’ultima dolorosa perdita per la Francia e per il mondiale, il neo Pallone D’Oro Benzema, sono tante le stelle che resteranno a guardare, ma il calcio come una fenice saprà risorgere anche questa volta e regalarci l’ennesima fiera dei sogni. Tra le tante stelle che per fortuna parteciperanno alla kermesse iridata, ancora brillano luminose quelle di Leo Messi e Cristiano Ronaldo, chiamati al loro The last dance della carriera per salire sul trono del mondo. C’è già chi sogna una resa dei conti definitiva in finale tra i due, Argentina vs Portogallo, e il calendario la permetterebbe anche.
Le solite favorite
Le favorite saranno le solite nazionali, anche se a ogni edizione c’è chi si diverte a cercare le possibili sorprese, qualche volta le africane sempre pronte a sorprendere, a volte il Belgio dei tanti campioni mai diventati squadra, oggi forse la Serbia considerata il Brasile d’Europa. Ma saranno l’Argentina degli italiani, il Brasile dei fenomeni, la Francia del fenomeno MBappè, campione del Mondo in carica, la Spagna del rinnovato tiki taka di Luis Enrique e la Germania che al mondiale risponde sempre presente, alla fine a giocarsi il titolo. Insomma le solite note si contenderanno la gloria eterna. Si giocherà in 8 stadi costruiti dal nulla in 5 città, tutte differenti, ma almeno molto vicine tra loro. Gli orari italiani delle partite rientrano nelle tante stranezze di questo mondiale, si giocherà alle 11, alle 14, alle 17 e alle 20. Nella fase a eliminazione diretta le finestre resteranno soltanto due, alle ore 16 e alle ore 20. Poi quarti di finale e semifinale alle ore 20, mentre la finalissima del 18 dicembre in programma a Lusail sarà alle ore 16. Si comincia oggi con Qatar contro Ecuador. E vinca il migliore.