Donne uccise a Roma, una delle ragazze e per la precisione Lia, era in procinto di rientrare in Cina: poi il tragico evento.
“Si chiamava Lia, così mi ha detto. Il suo nome cinese non lo so. Era a via Augusto Riboty da almeno 10 anni. Era una veterana in quella casa. Metteva a proprio agio i clienti” sono queste la parole riportata dal Messaggero e dette da chi frequentava l’appartamento in questione.
Stiamo parlando dell’appartamento situato a Roma e per la precisione in via Riboty 28, al momento sulle tracce anche di chi affittava quella casa ci sono i poliziotti della Mobile: pare che l’affitto fosse di 1700 euro al mese.
Tra le persone che ci vivevano anche Lia: la donna stava proprio nei giorni precedenti alla tragedia, programmando il suo viaggio per fare ritorno in Cina e riabbracciare la sua famiglia.
Donne uccise a Roma: “A Gennaio Lia sarebbe dovuta tornare in Cina”
“A Gennaio sarebbe tornata in Cina. Aveva comprato un biglietto per tornare dal figlio Liman. Aveva dovuto rinviare due volte il viaggio e ora stava per tornare a casa” sono queste le indiscrezioni che porterebbero all’identificazione di una delle due vittime dell’omicida Giandavide De Pau che ha indisturbato agito giovedì mattina. La foto e il nome della giovane sarebbero in mano agli investigatori che continuano a cercare conferme in merito, secondo quanto riporta il Messaggero.
Pare infatti che Lia molte volte comparisse tra le persone che recensivano le prestazioni delle ragazze, insomma una vera presenza fissa a cui anche molti clienti si erano ormai affezionati.
“Lia entrava in confidenza con chi quell’appartamento lo frequentava spesso. Le piaceva molto Castel Sant’Angelo. Abbiamo parlato varie volte e mi ha anche raccontato che aveva comprato una casa in Cina con i soldi che aveva messo da parte in questi anni. L’ultima volta che l’ho sentita è a ottobre” queste alcune parole riportate sempre sul Messaggero.
Detto questo, è chiaro che il nome Lia fosse italianizzato: sulla vera identità della giovane che ha perso la vita gli investigatori stanno ancora cercando di scoprire qualcosa di utile.