Da giorni non si hanno notizie dell’ex capo delle Guardie svizzere, allontanato da Papa Francesco: il passato burrascoso
Che fine ha fatto Daniel Anrig? L’ex capo delle Guardie svizzere, che ha lavorato per anni in Vaticano prima dell’allontanamento per opera di Papa Francesco, ha fatto perdere le sue tracce. Secondo quanto riportano i giornali e i siti svizzeri, che parlano già di “caso misterioso”, l’uomo da giorni risulterebbe irreperibile e nessuno avrebbe dato informazioni utili a conoscerne le sorti.
La sua storia in Vaticano è stata controversa e ricca di colpi di scena. Nel 2014 fu incaricato da Papa Benedetto XVI come comandante della Guardia Pontificia. Nel 2018 fu poi congedato da Papa Francesco, con una decisione accompagnata da pettegolezzi e presunti retroscena. Su tutti le accuse legate a metodi troppo bruschi nei confronti delle guardie. Bergoglio spinse per una gestione un pò meno rigida e decise di non rinnovare l’accordo (in scadenza) con Anrig.
La sua storia personale e lavorativa era stata già contrassegnata da scandali e situazioni poco chiare: quando era a capo della Polizia criminale del Cantone di Glarona venne accusato per i metodi troppo duri dei suoi uomini durante un’irruzione in un alloggio per richiedenti asilo: accuse gravissime, con umiliazioni di tipo sessuale. La denuncia partì anche da parte di Amnesty International. Il successivo procedimento penale si concluse però con la sua assoluzione.
Che fine ha fatto Anrig?
Ma che fine ha fatto oggi Daniel Anrig? Secondo i rumors che arrivano dalla Svizzera, l’ex capo delle guardie svizzere (che lavora al Comune di Zermatt) ha fatto perdere le sue tracce da giorni, senza avvisare nessuno. Il sindaco di Zermatt Romy Biner-Hauser, aveva spiegato che l’uomo stava cercando un “nuovo orientamento professionale”, ma la sua improvvisa sparizione instilla anche dubbi e supposizioni di altro tenore. Sono in molti a pensare che sia scappato per evitare ulteriori procedimenti penali. Su tutti il sito Nau.ch che ipotizza una “partenza per sfuggire a procedimenti al di fuori del Cantone Vallese”. La Polizia è entrata nel suo appartamento, ma non ha trovato indizi riconducibili a qualcosa di preoccupante. Il mistero continua.
