Le famiglie italiane stanno tornando a spendere, merito della fiducia dei consumatori e delle imprese. A segnalarlo il report mensile di ISTAT del mese di novembre
La fiducia degli italiani è in crescita. Ce lo racconta il report mensile dell’ISTAT di novembre, famiglie e imprese stanno provando a rialzare la testa dopo i dubbi e le preoccupazioni post estate. Sarà forse frutto della costatazione che nonostante i gridi d’allarme l’Italia non si è fermata.
Le famiglie, spaventate dal caro bolletta e dai possibili effetti negativi, sono state rassicurate: nessuno morirà di freddo questo inverno. I riscaldamenti funzionano, così come funzionano bene i macchinari industriali che non fermandosi mai non hanno portato al tanto minacciato rallentamento della produzione. Segnali più che positivi poi sono arrivati dall’esterno, a partire dalle oscillazioni finalmente verso il basso del prezzo del gas, o dal rinnovato amore degli stranieri per il nostro “Bel Paese”. In crescita infatti i numeri del turismo, in particolare verso le città d’arte, con riflessi positivi sulla ristorazione e verso le strutture ricettive.
Spese delle famiglie in aumento: sale la fiducia per dicembre
Notizie più che positive arrivano dai consumatori. Qui infatti l’indice di fiducia ISTAT per una valutazione mensile generale del clima economico del nostro paese riporta i dati più confortanti. Una crescita decisa dal 90,1 di ottobre al 98,1 di novembre. L’aspetto più interessante per gli analisti ISTAT riguarda il mondo del lavoro. Si tocca nel mese di novembre infatti il picco più basso dallo scorso febbraio riguardo al timore della disoccupazione da parte dei consumatori che passa da 81,2 a 51,1.
Insomma una rinnovata fiducia delle famiglie merito anche dei primi mesi di lavoro del nuovo Governo che, secondo Codacons, ha infuso ottimismo tra consumatori e imprese. Numeri alla mano sensazioni positive arrivano anche dall’economia reale e dai consumi. Buone risposte dal Black Friday dal quale le associazioni di categoria possono ricevere un po’ di conforto e di fiducia in vista del mese clou di dicembre. A farlo sapere è Confesercenti che nel riportare dati più che positivi aspetta ora il mese dei consumi per eccellenza per trarre un bilancio più concreto. A fargli eco Confcommercio che dopo l’importante dato positivo di novembre non esclude possibili sorprese anche per le imprese nel prossimo dicembre.
Imprese: il peggio è passato?
Numeri positivi, finalmente, anche dall’indice di fiducia delle imprese in risalita dopo il costante calo post caduta del Governo Draghi. Ai buoni dati del primo semestre aveva fatto da contraltare la costante discesa degli indici dal 113,1 di giugno fino al 104,7 di ottobre passando per i 110,5, 109,2 e 105,4 di luglio, agosto e settembre. Ora finalmente anche le imprese paiono rialzare la testa con quasi 2 punti di crescita che fissano a 106,4 il dato di novembre.
Nonostante le buone impressioni delle altre voci da segnalare però la discesa dell’indice di fiducia delle costruzioni che passa da 157,5 a 151,9; più di 5 punti in meno causa forse dello stop al Superbonus e alle agevolazioni per il prossimo anno. Dati generali comunque confortanti, forse più per le famiglie che per le imprese italiane che nonostante tutto mettono in mostra la buona resilienza constata negli ultimi anni. Un ultimo dato positivo proviene dall’Ufficio studi di Intesa Sanpaolo secondo cui la flessione del Pil tra fine 2022 e inizio 2023 pur restando probabile potrebbe avere delle dimensioni più contenute del previsto.