Black Friday è certamente la data più attesa da tutti, eppure quest’anno a storcere il naso sono stati propri i commercianti romani.
Non è certamente una novità quella che il 25 Novembre sia una delle date più attese da tutti i compratori per via dei tanti sconti selvaggi sparsi non solo online ma anche nei negozi normali.
Eppure, la stessa data, per molti commercianti sembra essere una fonte di danno: è questo il caso portato alla luce dai titolari dei negozi presenti nella Capitale che per prima proprio quest’anno hanno sottolineato la non troppa felicità nell’esporre dei prezzi cosi scontati, anche se solo per pochi giorni. Il trend nato in America infatti non solo ha dato il via libera a degli sconti altissimi, ma ha anche incentivato le persone ad acquistare sempre di più servendosi dell’online.
Black friday, gli “sconti selvaggi” non piacciono al negozi della Capitale
Pare proprio essere insorta una vera polemica tra i titolari dei negozi di Roma che in occasione del Venerdì nero, si sono trovati costretti ad abbassare di molto i prezzi della loro merce presente in negozio: una scelta obbligata per stare al passo con il trend arrivato dall’America.
Stando alle stime riportate da Confesercenti, pare che 12,7 milioni di italiani hanno già approfittato degli sconti garantiti di questi giorni per fare numerosi acquisti o anche per portarsi avanti con i regali di Natale, impiegando un budget medio di circa 261 euro a persona, per un totale di 3,3 miliardi di euro. Di queste, sempre secondo quanti riporta la stima, citata poco prima, solo il 29% ha dichiarato che acquisterà in un negozio fisico.
Detto questo, però restando sempre a Roma, pare proprio che non tutti i negozi abbiano deciso di aderire all’iniziativa del Black Friday, il motivo? “Sconti troppo alti e per un periodo troppo lungo avrebbero una ricaduta pesantissima sui ricavi, soprattutto dopo due anni di pandemia in cui a dominare è stato l’e-commerce”.