Dopo che Elon Musk ha acquistato Twitter, tra incertezze e critiche, quasi mezzo milione di utenti si sono riversati su altri social network
Negli ultimi giorni, dopo l’acquisizione di Twitter da parte dell’imprenditore di nazionalità canadese, si sono accesi gli interessi di molti utenti attorno a possibili alternative. La più citata è stata Mastodon e in realtà ha delle caratteristiche che vale la pena di esplorare che lo diversificano dal social del cinguettio.
Mastodont ha layout simili a Twitter, consente agli utenti di pubblicare su feed di notizie utilizzando hashtag, repost e i classici Mi piace e l’interfaccia ricorda molto il primo Twitter, anche il funzionamento è simile, ma presenta alcune funzioni distintive.
Utenti in fuga dal social di Musk
Dopo l’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk, alcuni utenti, insoddisfatti e preoccupati per le misure annunciate dal nuovo capo, soprattutto per quanto riguarda la salvaguardia dei diritti dei lavoratori della piattaforma social, hanno deciso di migrare verso altre piattaforme. Una delle mete è Mastodon, poco noto al grande pubblico fino alla fine di ottobre, ma ora il social sta vivendo un’impennata di popolarità tra gli amanti della rete preoccupati per la piega che forse sta prendendo per il futuro Twitter. In rete le notizie corrono veloci e le ultime danno non meno di 860mila utenti già migrati dal social rilevato dal fondatore di Tesla alla nuova piattaforma, che avrebbe così già superato i 7 milioni di utenti iscritti.
Alla scoperta di un nuovo social
Mastodon è un software libero con una rete sociale di microblogging decentralizzato che permette di pubblicare messaggi brevi. Fondato nel 2016 dallo sviluppatore tedesco Eugen Rochko che lo descrive èropriosul profilo ufficiale del social come un “social network decentralizzato gratuito e open source” senza alcuna pubblicità. In concreto possiamo dire che permette a ogni utente di unirsi alla comunità di sua scelta in base ai propri interessi, con la comunità che stabilisce le proprie regole.
I membri possono interagire a condizione che le regole di moderazione dei rispettivi server siano compatibili. Mastodont comunque non è l’unica alternativa che si sta facendo avanti tra gli utenti, bensì ne esistono diverse, già operative, che porrebbero raccogliere l’eredità di altri transfughi come Bluesky, nuovo progetto proprio del cofondatore di Twitter Jack Dorsey, oppure anche piattaforme più consolidate, come Tumblr o l’applicazione di chat audio Clubhouse, che negli ultimi giorni hanno avuto un importante movimento di nuovi iscritti.