Eroe per un giorno: studente romano si tuffa e salva un uomo a Copenaghen

Un ragazzo di Tor Bella Monaca, nella città danese per un master, era con degli amici quando è intervenuto per soccorere una persona

Eroe per un giorno. E’ italiano, romano, precisamente di Tor Bella Monaca. Si chiama Luca Morelli e oggi è su tutte le pagine dei giornali della Danimarca e anche sulle televisioni. Questo ragazzo ha salvato la vita a una persona, e nel giro di pochissimo tempo. Stava trascorrendo la serata con i compagni di corso. Un drink al pub Kanal Bodega lungo Christianshavns, il canale di Copenaghen. A notare la sagoma dell’uomo scivolato nelle acque gelide è stato Luca che, senza esitare e sfidando le rigide temperature invernali, si è tuffato nell’acqua del canale portando in salvo l’uomo scivolato dal greto. “L’ho visto con la coda dell’occhio, è stata una questione di secondi perché la testa era già quasi sott’acqua” racconta Luca al Messaggero.

Il salvataggio
Il canale quasi ghiacciato che attraversa Copenaghen dove è stato tratto in salvo un uomo da un ragazzo romano (Ansa)

Gli agenti stanno infatti indagando su quanto accaduto. Ma se l’uomo – Lars, danese di 40 anni – è vivo il merito è del coraggio, e la prontezza di riflessi, del giovane studente romano. «Ho capito subito che quell’uomo era in difficoltà – racconta Luca – con la corrente che lo spingeva lontano dalla riva. Insieme a un amico, abbiamo preso una delle barchette parcheggiate sul greto. L’abbiamo spinta nel canale e abbiamo remato con forte intensità. Intanto chiamavamo quell’uomo, cercavamo di capire in che condizioni fosse». I ragazzi però non hanno ottenuto alcuna risposta. Come poi hanno accertato i medici, era infatti svenuto mentre la corrente lo trascinava via.

La cronaca del salvataggio

Il ponte
Uno dei ponti del canale più importante e famoso di Copenaghen (ansa)

Per l’adrenalina – racconta ancora – non ho sentito neanche freddo lì per lì. La situazione era così concitata che non ho avuto tempo di pensare a nulla se non alla vita di quell’uomo. Poi mi hanno dato delle coperte termiche e dei vestiti asciutti. Ma sto benissimo». Un gesto importante quello dello studente romano. Che però dice: “Non chiamatemi eroe, ho solo fatto quello che avrebbe chiunque al mio posto. Ho capito che la situazione era grave e ho agito. Anche i miei amici, i compagni di corso, hanno capito subito che non c’era tempo da perdere e mentre io ero sulla barchetta e poi in acqua, hanno allertato i soccorritori».

Gli agenti della polizia danese hanno in seguito accertato che il 40enne, impiegato nella capitale, aveva perso l’equilibrio scivolando nell’acqua del canale. Secondo il racconto dell’uomo inoltre, avrebbe perso subito coscienza. Le basse temperature infatti avrebbero causato uno choc. Trasportato in ospedale, è stato medicato e assistito. Per questa mattina sono previste le dimissioni. Mentre Luca, che dalla periferia romana è volato in Danimarca per studiare, la vita ha ripreso il suo corso regolare. E con la possibilità di conoscere Lars, anche perché pare che lo stesso danese abbia subito chiesto informazioni su chi l’avesse tratto in salvo.

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