Sul web è partito il classico dibattito sullo spot della Motta ideato per sponsorizzare la sua celebre merendina. In molti ritengono fuori luogo la scelta di marketing dell’azienza e la sua rivisitazione del ruolo di Trilli
Sì, nel 2022, ormai quasi 2023, può nascere un dibattito anche sull’uccisione di una fatina all’interno di una pubblicità televisiva. Esatto, una fatina, una specie di Trilli di Peter Pan. Una figura del genere è stata scelta come protagonista dal nuovo spot del Buondì, la celebre merendina della Motta, che ha optato per una scelta sicuramente audace e sopra le righe, ma che ha generato delle critiche che probabilmente hanno invaso contesti che poco hanno a che vedere con le reali intenzioni degli ideatori dello spot e con le effettive conseguenze che potrebbero portare.
Ma procediamo per gradi, raccontando come si sviluppa il breve sketch televisivo: in sintesi, c’è una famiglia seduta a tavola per fare colazione mangiando Buondì, quando subentra questa fatina, che con voce fastidiosa e un entusiasmo esagerato si propone di rendere quella merenda più dolce e gustosa. A quel punto il padre prova a farle notare che non c’è bisogno, in quanto quello che stanno mangiando è già perfetto così com’è (e chiramente è questo il messaggio che intende sottolineare l’azienda), ma di fronte all’insistenza della fastidiosa versione di Trilli, decide di schiacciarla con le mani come fosse una zanzara.
Buondì, lo spot che ha creato le polemiche
Apriti cielo, sul web come prevedibile è partito il processo, con riferimenti a omicidio, femminicidio, violenza sulle donne, razzismo, intolleranza e così via. Molti hanno assicurato che non compreranno più prodotti dell’azienda, altri sostengono che queste immagini diano dei messaggi sbagliati per quel che concerne il ruolo della donna.
La Motta non se n’è curata, su Instagram ha risposto con lo stesso identico sarcasmo utilizzato nella realizzazione dello spot: “DISCLAIMER: Nessuna fatina è stata realmente danneggiata per la realizzazione di questi spot“. O ancora: “Noi lo troviamo… FATAstico“. Risposte che hanno alimentato la rabbia dei contestatori, ma che al tempo stesso hanno portato anche tanti messaggi di solidarietà verso l’azienda. Sì, perché ai molti indignati sembrerà impossibile, ma c’è anche chi ha guardato quella pubblicità e poi non è andato in giro per strada alla ricerca di fatine da schiacciare, non ha fatto analogie tra queste e il ruolo della donna nella società moderna. Magari, più semplicemente, gli è solo venuta voglia di mangiare un Buondì.