Ucraina, Lezzi: “Dal M5s segnali di discontinuità. L’ultimo decreto? Non lo condivido”

L’ex ministra Barbara Lezzi in esclusiva a ‘Notizie.com’: “Il M5s finalmente ha deciso di cambiare la sua strategia, ma non basta”.

Il Governo nella giornata di ieri, giovedì 1 dicembre, ha deciso di approvare il decreto che prevede la proroga dell’invio delle armi all’Ucraina.  Mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari saranno forniti a Kiev per continuare a combattere l’invasione russa. Un decreto appoggiato dalla maggioranza e da parte dell’opposizione (su tutti Pd e Terzo Polo). Unica voce fuori dal coro, quella del Movimento 5 Stelle. La nostra redazione ha contattato l’ex ministra Barbara Lezzi per avere un suo commento.

Barbara Lezzi
Barbara Lezzi in esclusiva ai nostri microfoni – Notizie.com – © Ansa

Devo dire che su questo da parte del Movimento 5 Stelle ci sono stati finalmente dei segnali di discontinuità, ma purtroppo non basta – ha sottolineato l’ex senatrice – il fatto è che l’Italia su questo argomento non si vuole cambiare strategia. Ci dobbiamo affidare alle parole di Biden che ha teso la mano a Putin. Dall’Italia non possiamo aspettarci niente se non una fedele sudditanza agli interessi degli altri Paesi“.

L’Italia è destinata a seguire quello che è l’indirizzo generale?

L’Italia è destinata a seguire le indicazioni Dell’ Unione Europea. Il nostro Paese esegue quello che gli viene chiesto senza ascoltare i suoi interessi. Questa guerra oltre a provocare morti, sta portando ad un impoverimento e una aridità delle ambizioni e delle aspettative degli italiani“.

Lezzi
Lezzi: “L’Italia è destinata a seguire le indicazioni di Bruxelles” – Notizie.com – © Ansa

Come si risolve questa situazione?

Se l’Europa facesse sentire la sua voce, le sue profonde difficoltà, la situazione potrebbe risolversi. L’Italia e la Germania stanno avendo le conseguenze più gravi. Bisogna iniziare ad alzare i toni perché così non si può andare avanti. Ma con questo decreto si dà il segnale opposto: siamo qui ad eseguire quello che voi dite“.

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