Matic infiamma Serbia-Svizzera: “Se c’è una giustizia…”

Il centrocampista della Roma, Nemanja Matic, ex colonna della nazionale serba, ritorna su un episodio del 2018

Quella tra Svizzera e Serbia s’annuncia come una partita ad alto contenuto di pathos. Non solo perché le due squadre si giocano l’accesso agli ottavi di finale del Mondiale 2022, dove ad attendere una delle due contendenti c’è il Portogallo di Cristiano Ronaldo, ma anche perché tra le due nazionali ci sono storie tese. A infiammare ancora di più l’immediata vigilia della partita, ci ha pensato il centrocampista della Roma, Nemanja Matic, ex colonna della nazionale serba, da cui s’è ritirato nell’estate del 2020, dopo 48 presenze e due gol. Matic, tramite una storia Instagram, ha postato una foto della partita tra Svizzera e Serbia risalente al Mondiale 2018 e ha aggiunto: “In tutta onestà, se c’è una giustizia la partita dovrebbe iniziare con un rigore per la Serbia”, aggiungendo l’hashtag #Fifa.

Matic
Matic è ufficialmente un giocatore della Roma © Ansa

Matic non ha dimenticato: “Se c’è una giustizia…”

La foto postata da Matic ritrae l’attaccante serbo Mitrovic trattenuto in area da Lichtsteiner. Ma cosa successe nel Mondiale di Russia? Serbia e Svizzera erano anche allora inserite nello stesso girone. La Serbia andò in vantaggio con Mitrovic e poi venne rimontata dai gol di Xhaka e Shaqiri che esultarono mimando l’aquila albanese, in riferimento all’indipendenza kosovara, mai accettata da Belgrado. Xhaka e Shaqiri sono entrambi nati da famiglie kosovare, di etnia albanese, emigrate poi in Svizzera.

Mitrovic Serbia

Durante quella partita, comunque, venne negato un rigore piuttosto evidente alla Serbia, proprio per la citata trattenuta di Lichtstenier su Mitrovic. Alla fine passò la Svizzera e Matic e compagni tornarono a casa. Una ferita che non s’è mai rimarginata in casa serba, per il rigore negato, per l’eliminazione dal Mondiale e per quell’esultanza di Shaqiri e Xhaka che fece scoppiare un vero e proprio caso diplomatico. Matic non ha dimenticato e ora spera nella vendetta sportiva. Magari con l’aiuto di un calcio di rigore a inizio partita. 

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