Secondo il rapporto InfluNet dell’Istituto Superiore della Sanità, dal 28 novembre al 4 dicembre l’incidenza è salita a 16 casi ogni mille assistiti
Sono quasi un milione gli italiani colpiti dalla forma influenzale che sta flagellando la popolazione, soltanto nell’ultima settimana. L’incidenza è la più alta mai registrata dal 2009 e in totale, dall’inizio del monitoraggio, sono 3,5 milioni le persone contagiate.
In sette Regioni, Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Umbria, Marche e Abruzzo, l’incidenza ha superato la soglia di massima intensità e i pediatri lanciano un appello per vaccinare almeno i bambini con il vaccino antiinfluenzale.
Un picco che non si vedeva da oltre 10 anni
L’Influenza ha messo a letto quasi un milione di italiani negli ultimi sette giorni, facendo registrare un’incidenza record, la più alta dal 2009. Infatti, secondo il settimanale bollettino della rete di sorveglianza InfluNet dell’Istituto Superiore di Sanità, soltanto nell’ultima settimana, per la precisione, sono stati 943mila gli italiani colpiti da sindromi legate al virus influenzale. L’influenza non è solo arrivata in netto anticipo rispetto al classico freddo invernale, ma sta avendo un’incidenza che nell’ultima settimana ha sfiorato16 casi ogni mille abitanti, superando il picco di tutte le stagioni precedenti.
L’appello dei pediatri
L’alto tasso di contagiosità di questi sintomi influenzali ha fatto scattare l’allarme almeno tra i pediatri, tanto da chiedere l’intervento dei genitori: “Un’arma efficace e sicura per proteggere i più piccoli nei confronti dei virus influenzali, per i quali si prevede la maggiore circolazione. Se non lo si è fatto ancora, ha affermato il presidente della Società Italiana di Pediatri, Annamaria Staiano, “non si perda tempo: questo è il momento giusto per vaccinare il proprio bimbo, anche se senza patologie croniche o fragilità”. I più colpiti infatti sono proprio i bambini, che nella fascia di età 0-4 anni evidenziano un’incidenza di 50,6 casi ogni mille assistiti. È importante sottolineare che, proteggendo i più piccoli, si proteggono anche i fragili di tutte le età e gli anziani in famiglia, soprattutto in vista delle riunioni familiari in occasioni delle feste natalizie.