Morte giornalista Usa in Qatar, il fratello denuncia: “L’hanno ucciso”

Si infittisce il mistero sulla morte del 48enne americano Grant Wahl, deceduto a Doha durante la partita valida per i quarti di finale del Mondiale tra Olanda e Argentina. Era passato alla cronaca quando la polizia locale lo aveva fermato perché indossava la maglia arcobaleno

Morte assurda a Doha, nel corso dei Mondiali in corso. Un giornalista del canale americano CBS Sports è deceduto infatti durante la partita tra Olanda e Argentina, valida per i quarti di finale di Coppa del Mondo. Si tratta di Grant Wahl, 48enne statunitense che aveva fatto notizia dopo essere stato arrestato in Qatar per aver indossato una maglietta arcobaleno.

Giornalisti
Il 48enne americano Grant Wahl è morto a Doha durante la partita valida per i quarti di finale del Mondiale tra Olanda e Argentina (Ansa) – Notizie.com

Secondo quanto riportato dalla moglie Celine Gounder (nota specialista in malattie infettive apparsa più volte in televisione durante la pandemia di Covid-19) e dalla Federazione americana di calcio, probabilmente alla base della morte c’è stato un attacco di cuore. La radio americana NPR racconta di come sia crollato in sala stampa mentre la partita volgeva al termine. Si è rivelato inutile il soccorso d’urgenza praticato sul posto dal personale medico. Una morte che però non convince il fratello, Eric Wahl, che ha denunciato i suoi sospetti su Instagram: “Mi chiamo Eric Wahl. Vivo a Seattle, Washington. Sono il fratello di Grant Wahl. Sono gay e sono la ragione per cui ha indossato la maglia arcobaleno ai Mondiali. Mio fratello era sano. Mi ha detto di aver ricevuto minacce di morte. Non credo che mio fratello sia semplicemente morto, penso che sia stato ucciso“. Parole pesanti e che spingeranno probabilmente le autorità statunitensi ad approfondire l’accaduto.

Tragedia in Qatar: il ricordo di LeBron James

Grant Wahl il 21 novembre scorso era stato trattenuto dal personale di sicurezza in Qatar in quanto aveva indossato una maglietta arcobaleno alla partita tra Stati Uniti e Galles, per sostenere i diritti LGBT+.

LeBron James
Il giornalista era passato alla cronaca quando la polizia locale lo aveva fermato perché indossava la maglia arcobaleno. Anni fa era stato il primo a dedicare un approfondimento a LeBron James (Ansa) – Notizie.com

Anche LeBron James ha voluto dedicargli sui social il suo personale ricordo, visto che fu proprio quel giornalista a scrivere vent’anni fa la prima storia di copertina su Sports Illustrated a lui dedicata – “The Chosen One” – quando l’attuale stella dei Lakers era ancora un adolescente: “Prima di tutto, le mie condoglianze alla famigli. Ho visto anche suo fratello dire qualcosa. Fino a quando non avremo ulteriori dettagli su ciò che è accaduto [non commenterò ulteriormente la natura della sua morte]. Ma sono molto affezionato a Grant e avere quella copertina – io che sono un adolescente e lui che la realizza, è stata una cosa piuttosto bella. […] Ha trascorso molto tempo nella mia città natale, Akron, a seguirmi nel corso del tempo prima che uscisse quella storia di copertina. E ho sempre guardato da lontano. Anche quando sono salito nei ranghi e sono diventato un professionista e lui è andato a lavorare in uno sport diverso e cose di quella natura nel corso degli anni, ogni volta che il suo nome è venuto fuori pensavo sempre a me da adolescente e Grant nel nostro edificio a St. V. Quindi, è una tragica perdita. È un peccato perdere qualcuno grande come lui e auguro alla sua famiglia, come ho detto, il meglio. E che riposi in paradiso”.

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