Una riunione condominiale si è chiusa in tragedia: un uomo ha iniziato a sparare colpendo i partecipanti. Bilancio drammatico
Una riunione di condominio finisce nel sangue: a Roma un incontro condominiale particolarmente acceso ha portato alla morte di tre persone, tra cui tre donne. Ancora poco chiara la dinamica. Dalle prime ricostruzioni, un uomo, nel culmine della riunione, ha preso una pistola ed ha iniziato a sparare all’impazzata, uccidendo tre donne e ferendo altre due persone.
Il drammatico fatto di cronaca è accaduto nel quartiere Fidene, in via Monte Gilberto, zona Colle Salario. La sala operativa del 112 ha ricevuto molte chiamate simultanee ed ha inviato immediatamente sul posto le forze dell’ordine ed il 118. Quando gli agenti sono arrivati hanno trovato uno scenario assurdo. La riunione si stava svolgendo in un locale condominiale. Le indagini portate avanti dai Carabinieri, stanno cercando di fare luce sull’accaduto.
La ricostruzione
L’uomo è stato bloccato e si trova in stato di fermo: stando a quanto emerso, soffrirebbe di problemi psichici. Il killer ha 57 anni ed è stato rintracciato e immobilizzato dai carabinieri del Nucleo radiomobile intervenuti sul posto. Ora si trova in caserma per essere interrogato. La lite, secondo una prima ricostruzione, sarebbe iniziata nel corso della riunione condominiale (al civico numero 43) e sarebbe poi degenerata in un bar che si trovava in zona: l’uomo ha iniziato a sparare colpendo più persone: tre le vittime, due i feriti ricoverati all’Ospedale Sandro Pertini e all’Umberto Primo. Uno sarebbe stato colto da malore.
Le testimonianze: “Aveva già minacciato”
L’uomo si chiama Claudio Compiti e attualmente si trova nella caserma dei carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma. E’ stato bloccato dagli stessi consorziati dopo che la pistola utilizzata per la strage si sarebbe inceppata. Campiti avrebbe preso la pistola ad un poligono di tiro senza restituirla e avrebbe fatto fuoco appena entrato nel gazebo dove era in corso la riunione sparando contro il consiglio di amministrazione del Consorzio. “Era un consorziato conosciuto da tutti” e in passato aveva fatto minacce verbali. E’ quanto racconta una testimone della sparatoria si oggi a Roma. Claudio Campiti, “avrebbe sparato contro il consiglio di amministrazione del consorzio – ha aggiunto la testimone -.L’arma si è inceppato ad un certo punto ed è stato bloccato da alcuni consorziati che hanno anche sbloccato la porta. Io mi sono salvata perché mi sono messa sotto il tavolo e sono riuscita ad uscire a carponi dalla sala”, afferma la donna ancora sotto shock.