Iran, nelle prime ore del mattino è stato giustiziato un secondo manifestante in merito alle proteste di queste settimane: si tratta di un ragazzo molto conosciuto nel Paese
Un secondo manifestante in Iran è stato giustiziato nelle prime ore del mattino di lunedì 12 dicembre. Si tratta di Majidreza Rahnavard, volto noto del Paese. Accusato di aver ucciso due Basiji (componenti forze paramilitari), è stato condannato a Mashhad. Secondo quanto riporta l’Human Rights Activists sono almeno 488 le persone uccise dall’inizio delle manifestazioni a metà settembre. Più di 18mila, invece, coloro che sono finite in manette.
Come riportato in precedenza la vittima, un 23enne, era una persona molto conosciuta nel proprio Paese. In particolar modo nel mondo dello sport visto che si trattava di un wrestler professionista. Avrebbe ucciso con un coltello due membri delle forze di sicurezza iraniane, nel corso della protesta nel mese di novembre. In un primo momento era fuggito, per poi essere catturato, arrestato e condannato lo scorso 3 dicembre. A decidere la sua condanna il procuratore della provincia di Khorasan.
Iran, giustiziato Majidreza Rahnavard: arrestato il 3 dicembre
Secondo quanto riportano gli attivisti per i diritti umani, la vittima è stata picchiata durante il suo periodo di detenzione. Non solo: avrebbe subito anche la frattura di un braccio. Anche alla tv di Stato ha confessato gli omicidi. Per gli osservatori ed attivisti, però, ha parlato perché sotto pressione da parte delle autorità che lo avrebbero condizionato.
Nel giro di pochi giorni è il secondo manifestante che sarebbe stato giustiziato. Il tutto in seguito alla morte della 22ene Mahsa Amini, uccisa per non aver portato il velo correttamente. Proprio pochi giorni fa l’annuncio delle autorità riguardante l’esecuzione di Mohsen Shekari. Quest’ultimo fu ucciso e condannato per aver estratto la sua arma con l’obiettivo di uccidere e provocare terrore alla sicurezza della società.