Fdi, D’Avena spegne le polemiche: “Basta con queste ideologie”

Cristina D’Avena alza la voce e mette una pietra sopra in merito alle polemiche che sono nate negli ultimi giorni

Cristina D'Avena spegne le polemiche sulla questione Fdi
Cristina D’Avena (Ansa Foto)

E’ il grande giorno. Questa sera, sul palco di Fratelli d’Italia, in piazza del Popolo a Roma, ci sarà anche lei: Cristina D’Avena. La sua presenza era nota già da tempo. Anche se non tutti erano favorevoli. Tanto è vero che la cantante dei cartoni animati è stata bersagliata dalle critiche. In particolar modo dagli esponenti della comunità ‘Gay’ della Lgbt. Tanto da definirla addirittura una “Amica dei fasci“. Con tanto di parole dure rilasciate dal segretario della stessa.

L’unica cosa certa è che la nativa di Bologna, questa sera, sarà sul palco. Mancherà, per ovvi impegni lavorativi, la leader del partito e presidente del Consiglio, Giorgia Meloni (in questo momento a Bruxelles). In merito a queste polemiche per la partecipazione alla festa dei dieci anni del partito, la D’Avena ha voluto spegnere le polemiche. Una volta e per tutte. Soprattutto per un motivo. In molti, infatti, l’hanno etichettata come una “incoerente”. Motivo? Si era fatta fotografare con la scritta sulla mano della ‘Ddl Zan’. Tra l’altro decreto bocciato sia da Lega che da Fdi stessa.

Fdi, Cristina D’Avena risponde alle critiche

Cristina D'Avena spegne le polemiche sulla questione Fdi
Cristina D’Avena (Ansa Foto)

Le sue parole arrivano direttamente da un post che ha condiviso sul suo account ufficiale Facebook. Queste sono alcune delle sue parole: “Da quarant’anni canto in tutti i posti dove sono ben voluta e accolta. Le mie canzoni non desiderano altro che portare allegria e spensieratezza. Non porto ideologie, ma musica. Non mi schiero e non cambio pelle all’improvviso“.

Ho letto nel pomeriggio di ieri, sul web, commenti e considerazioni feroci sulla mia partecipazione alla festa di questa sera, in Piazza del Popolo a Roma. Non credo serva spiegare come mi sia sentita. Ovunque mi sono esibita ho sempre messo tutto l’impegno e la gratitudine possibili.
Le mie canzoni non desiderano altro che portare allegria e spensieratezza. Questo non è qualunquismo, ma libertà“. In conclusione: “Se posso trasformare una polemica in qualcosa di più utile, vorrei fosse questa. Una buona occasione per dimostrare che la musica unisce, include, conforta. Vi voglio bene“.
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