Tutto quello che serve sapere in merito agli ultimi aggiornamenti della Bce. Tra mutui, risparmi, valore dell’euro e molto altro ancora
In queste ultime ore non si sta facendo altro che parlare del rialzo dei tassi imposto dalla Banca Centrale Europea. Si tratta dello 0,5% in più. Una decisione che ha portato a delle conseguenze inevitabili. In particolar modo, ad essere stati influenzati, sono stati: reazioni dei mercati, apprezzamento dell’euro e rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato. Non è finita qui visto che nel medio termine si tendono a valutare gli effetti economici dei tassi più alti. La politica monetaria impiega un anno e mezzo per dispiegare il suo impatto.
Da Francoforte, invece, arrivano altre novità: quello che le banche potrebbero non toccare i tassi commerciali. In questo modo, i loro margini di profitto, andrebbero sempre più a ridursi. Le notizie per i cittadini non sono affatto delle migliori visto che il tasso dei nuovi prestiti dovrebbe salire vertiginosamente. Acquistare una casa diventerà ancora più complicato. Gli ultimi dati forniti da Bankitalia non sono incoraggianti: ad ottobre i tassi sui nuovi mutui sono già saliti al 3,23%.
Bce, tutti gli aggiornamenti delle ultime ore

Le imprese ridurranno la richiesta di finanziamenti. Questo vuol dire solamente una cosa: meno investimenti e soprattutto meno crescita. Se i tassi di interesse delle banche continueranno a salire, allora i cittadini seguiranno sempre di più la strada del risparmio. In questo modo l’euro si rivaluterà: se i tassi aumentano allora la moneta si rafforzerà inevitabilmente. L’export costerà di più e l’import di meno.
Con l’aumento del tasso di sconto salirà inevitabilmente il valore ed anche il rendimento. Lo stesso che lo Stato deve far riconoscere ai sottoscrittori di Bot, Btp, Cct. Sono i titoli di Stato con i quali si finanzia il debito pubblico. Il Btp è quasi sul 4%. Allo Stato costerà 19 miliardi in tre anni: 2,5 miliardi nel 2023, 6,7 miliardi nel 2024, 10,1 miliardi nel 2025.