Il giornalista di Libero, Francesco Storace in esclusiva ai nostri microfoni: “Il governo per il momento si è comportato molto bene”.
Ultimo giorno della festa per i dieci anni di Fratelli d’Italia. La nostra redazione ha intercettato Francesco Storace, giornalista di Libero ed ex governatore del Lazio, per fare un po’ il punto sia sul partito di Giorgia Meloni che sul nuovo esecutivo.
Dieci anni di Fratelli d’Italia: cosa significa e che momento è?
“E’ stato un percorso molto impegnativo. L’unico vantaggio che ebbero all’inizio era quello di stare in una coalizione come il centrodestro. Però la Meloni si è conquistato quello che ha ottenuto e quindi chapeau“.
Perché è così difficile accettare il fatto che per la prima volta una donna non di sinistra sia presidente del Consiglio?
“A Roma c’è un’espressione che spiega con grande chiarezza la risposta a questa risposta: nun ce vonno sta’“.
L’esecutivo viene attaccato nonostante stia facendo quanto detto in campagna elettorale. Quali sono i primi passi di questo governo?
“Per prima cosa bisogna dire che questo governo si è ritrovato a fare una Finanziaria di fretta e furia. C’era il peso di Draghi e dell’Europa. Alla fine si è mosso in modo giusto e Rampelli ha detto una cosa giusta: la prossima Manovra è quella nostra. Intanto non mi sembra che ci siano errori gravi“.
Dall’altra parte ci sono persone come Soumahoro oppure Panzeri. Da uomo di destra vedere una sinistra che come mai è in difficoltà, che cosa Le viene in mente?
“Diciamo che è la storia che si vendica. Hanno raccontato all’umanità di essere i migliori, ma si sono dimostrati i peggiori lestofanti. Il caso di Soumahoro bisogna ancora capire perché lui non è indagato, però certo non si accorgeva di quello che succedeva in famiglia. In Lombardia la cosa che più incuriosisce è come fanno i grillini ad allearsi con loro. C’è un fiume di denaro che stava in casa di un personaggio che non è estraneo alla sinistra“.
Intervista a cura di Daniele Magliocchetti
Di seguito il video con le dichiarazioni in esclusiva di Storace ai nostri microfoni
