Sono sempre più ricercate queste figure professionali, sempre più importanti e fondamentali per gli allenatori. Ecco cosa fanno, quanto guadagnano e cosa si deve fare per intraprendere questo genere di carriera
Il calcio, così come tanti altri sport, è in continua evoluzione. Anno dopo anno emergono nuovi fattori decisivi ai fini dei risultati e della programmazione. E ovviamente non è vulnerabile ai passi da gigante che continua a fare la tecnologia, diventata pure in questo settore uno strumento sempre più utile. Da qui si capisce bene quanto possa essere importante e determinante la figura del match analyst, una professione spesso nascosta ma che si sta rivelando fondamentale.
Ogni grande club ha dei veri e propri dipartimenti dedicati allo studio dei numeri, messi poi al servizio dello staff tecnico durante la settimana negli allenamenti e anche nel processo di preparazione alle gare con l’analisi del modo di giocare delle squadre avversarie. Ecco perché sono sempre di più gli amanti del calcio, dell’informatica e delle statistiche che si stanno avvicinando a questa nuova professione in continua espansione.
Match analyst, competenze e stipendi
Servono chiaramente delle competenze per poterlo fare, e sono quelle tecniche, nel senso di saper leggere la gara e conoscere il mondo delle tattiche; informatiche, per utilizzare gli strumenti tecnologici nel migliore dei modi; statistiche, per la lettura dei dati al fine di produrre report dettagliati; relazionali, così da veicolare al meglio le informazioni raccolte.
Ma quanto guadagna un match analyst? Dipende dai contesti. Per un giovane che parte adesso e milita in squadre di serie minori, ad esempio, il compenso potrebbe partire da poche centinaia di euro fino a qualche migliaio. Se invece andiamo ad analizzare quelli che fanno parte dello staff tecnico delle grandi squadre, allora il discorso cambia. Lì il guadagno può raggiungere anche i 50mila euro netti annui.
Per provare a diventare dei professionisti in questo settore, si può seguire il corso ufficiale organizzato a Coverciano dalla federazione per ottenere la qualifica riconosciuta. Un corso non obbligatorio che forma le nuove leve in questo nuovo e innovativo ruolo. Esistono inoltre altri corsi di formazione erogati da vari enti e associazioni di settore presenti in tutta Italia.
