Manovra 2023, colpo di scena per quanto riguarda l’argomento del ‘tetto contante’. “Si tratta di un errore” fanno sapere. Non sono mancate le polemiche in merito
Cancellazione dell’aumento del tetto al contante. Anzi no, si è trattato di uno sbaglio. L’unica cosa certa è che non sono mancate affatto le polemiche in merito a questa vicenda che riguarda l’emendamento del governo alla ‘Manovra 2023‘. Lo fa sapere direttamente il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Lo stesso che si assume la responsabilità di questo errore. “Sbaglio della Ragioneria la soppressione dell’articolo 69 della manovra che prevede l’aumento da 1.000 a 5.000 euro“.
Parole che arrivano direttamente dalla commissione Bilancio alla Camera. Il tutto con l’obiettivo di rispondere alla capogruppo del Partito Democratico a Montecitorio, Debora Serracchiani. La stessa che aveva fatto notare la cancellazione durante il dibattito in corso. Dallo stesso Mef, però, non lanciano alcun tipo di allarme. Anzi, fanno sapere che questo errore verrà quanto prima corretto. Non solo: sarà sostituito anche con quello giusto. Nemmeno a dirlo che questa vicenda ha scatenato un bel po’ di polemiche.
Manovra 2023, tetto al contante: c’è un errore
Come riportato in precedenza, però, non sono affatto mancate le polemiche. Tanto è vero che il portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli, ha emanato una nota. Affermano che hanno serie difficoltà a credere che si tratti di un refuso. “Si tratta solo di una drammatica superficialità“. A mettere un po’ di “pepe” in questa vicenda ci ha pensato anche il Movimento 5 Stelle.
In particolar modo il capogruppo alla Camera, Francesco Silvestri. Anche quest’ultimo ha deciso di rispondere con una nota. “Quello che sta accadendo in commissione Bilancio alla Camera supera i limiti dell’immaginazione. Il governo dei ‘sovranisti dall’altro ieri’ ha ceduto a Bruxelles sull’utilizzo del Pos, il ministro Giorgetti ha candidamente ammesso che sul tetto al contante, apparentemente cancellato. C’è stato ‘un errore’ per la presentazione di alcuni testi sbagliati”.
