Aveva abusato della figlia 16enne, patrigno condannato

Durante il lockdown aveva abusato della figlia 16enne della compagna, ora è arrivata la condanna per il patrigno malevolo

Era il 2020 quando un quarantenne della provincia di Viterbo aveva abusato sessualmente della giovanissima figlia della compagna, una ragazza di soli 16 anni. Aveva studiato il piano nei minimi dettagli sfruttando l’assenza della compagna e il timore reverenziale della minorenne. Ora è stato condannato per violenza sessuale a 5 anni e 8 mesi di carcere.

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Giudice mentre legge il dispositivo della sentenza (Ansa) – Notizie.com

Siamo nel mese di aprile del 2020 in pieno lockdown, ma il quarantenne aveva aspettato il momento giusto. Sfruttando l’allontanamento da casa della campagna era andato dalla giovane figlia della donna baciandola prima sulle labbra e poi palpeggiandole i glutei. Non contento due giorni dopo sarebbe ritornato dalla 16enne e riuscendo a circuirla l’aveva fatta spogliare costringendola ad avere un rapporto sessuale. La giovane sconvolta confidò immediatamente tutto alla madre che dopo averla portata al pronto soccorso era corsa a denunciare tutto in questura.

Il processo

La procura aveva aperto subito un fascicolo con l’accusa di violenza sessuale aggravata a carico del patrigno. Non solo infatti il rapporto non consenziente, ma anche l’età della giovane, ancora minorenne al momento dei fatti indotta dall’uomo ad assecondare la sua volontà grazie alla differenza d’età e al contesto familiare in cui veniva perpetuata la violenza. Una condizione di forte sudditanza psicologica, così investigatori e la pubblica accusa nella formulazione dell’impianto accusatorio.

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Entrata di un carcere (Ansa) – Notizie.com

L’uomo era stato in un primo momento allontanato dalla casa familiare con divieto di avvicinamento alle due donne. La misura cautelare era però solo la prima parte di un più lungo processo a carico del quarantenne. Grazie alle tracce ematiche ritrovate sugli indumenti della giovane e su una coperta nella casa alle porte di Viterbo i periti superpartes hanno sciolto ogni dubbio riguardo il reale corso dei fatti. Mentre infatti la pubblica accusa e gli avvocati della ragazza chiedevano 12 anni per la violenza sessuale aggravata, l’uomo per il tramite dei suoi avvocati faceva sapere di essere innocente. Il collegio del Tribunale di Viterbo ieri, 20 dicembre, dopo un procedimento svoltosi interamente a porte chiuse ha condannato l’uomo a 5 anni e 8 mesi di reclusione escludendo le aggravanti e condannandolo per la sola violenza sessuale. Intanto si attende l’entità del risarcimento da stabilire in sede civile.

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