Russia, Putin usa la parola “guerra”: scatta la denuncia

Russia, per la prima volta da quando è iniziato il conflitto il presidente Vladimir Putin ha utilizzato la parola “guerra”. Scattata immediatamente la denuncia nei suoi confronti

Vladimir Putin usa la parola "guerra"
Vladimir Putin (Ansa Foto)

Dopo la visita di Volodymyr Zelensky negli Stati Uniti D’America, con tanto di applauso al Congresso per le sue parole, parla anche Vladimir Putin. Il presidente russo, nella giornata di ieri, è apparso al pubblico dove è ritornato a parlare. Ovviamente della guerra in Ucraina. Già, quella parola che fino ad ora non aveva mai utilizzato. Visto che aveva sempre usato il termine “operazione militare speciale“. Queste sono state alcune delle sue parole in merito ai giornalisti: “Il nostro obiettivo non è far girare il volano del conflitto militare, ma, al contrario, porre fine a questa guerra. Prima finisce, meglio è“.

Il tutto dopo che lo stesso aveva partecipato ad una riunione del Consiglio di Stato sulle politiche giovanili. Questo termine, però, è costato caro al numero uno russo visto che è stato bersagliato dalle critiche. A quanto pare, proprio la parola “guerra” per descrivere quello che sta accadendo in Ucraina, è ritenuto “illegale”. Ovvero da quando lui stesso ha firmato una leggere per quanto riguarda la censura che rende reato diffondere informazioni “false” sull’invasione. Tanto è vero che rischia almeno fino a 15 anni di reclusione.

Russia, scatta la denuncia per Putin: ha utilizzato parola ‘guerra’

Vladimir Putin usa la parola "guerra"
Vladimir Putin (Ansa Foto)

Basti pensare che è stato denunciato da un consigliere comunale di San Pietroburgo, Nikita Yuferev. Quest’ultimo, fuggito dalla Russia per via della sua posizione contro la guerra, ha fatto sapere alle autorità russe di perseguire proprio la persona inquadrata in foto. Motivo?

Diffusione di informazioni false visto che non c’è alcun decreto per porre fine all’operazione militare speciale. Anche perché nessuna guerra è stata dichiarata“. Questo è stato il suo messaggio pubblicato sull’account Twitter da parte del consigliere. Non solo: ha ricordato che già altre persone avevano subito questa condanna per aver utilizzato questa parola.

 

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