Emirati Arabi Uniti, arrivano novità importanti per quanto riguarda l’imprenditore italiano Andrea Costantino: quest’ultimo è stato rilasciato e da pochi minuti è ritornato nel suo Paese
Proprio nel giorno della vigilia di Natale arriva una importante notizia che vede come protagonista Andrea Costantino. Ricorderete tutti la vicenda dell’imprenditore che è stato trattenuto negli Emirati Arabi Uniti. Era bloccato nel Paese del Medio Oriente. Fino a quando non era stato rilasciato dal carcere nel Paese del Golfo. L’uomo ha vissuto, per qualche mese, all’interno di una dependance della nostra ambasciata che si trova ad Abu Dhabi.
Negli ultimi minuti Costantino è ritornato in Italia. Tanto da intervenire, in diretta, durante la trasmissione radiofonica di ‘Radio Libertà‘. L’imprenditore ci ha tenuto a ringraziare il vicepremier Matteo Salvini, il direttore generale per gli italiani all’estero della Farnesina, Luigi Vignali ed anche l’ambasciatore italiano di Abu Dhabi, Lorenzo Fanara. Ringraziamenti che si sono estesi anche a tutti gli ascoltatori. Gli stessi che non lo hanno fatto mai sentire solo e che in questo periodo lo hanno riempito di messaggi e chiamate.
Emirati, l’imprenditore Costantino ritorna in Italia
Ricordiamo che l’uomo, nato a Milano il 14 settembre 1972, era stato arrestato con l’accusa di finanziamento del terrorismo in Yemen il 21 marzo di quest’anno. Il tutto avvenne in un hotel di Dubai, proprio dove si trovava in quel momento con la famiglia. Era ritornato negli Emirati arabi uniti per rinnovare il visto di residenza in scadenza. Nel mese di maggio era stato rilasciato dal carcere di Al Wathba.
Il tutto grazie alla mediazione della diplomazia italiana. Non poteva lasciare il Paese visto che le autorità locali gli avevano confiscato il passaporto. Proprio pochi giorni fa (precisamente il 13 dicembre), in merito a questa vicenda, si era espresso il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Quest’ultimo affermò che era in costante contatto con gli Emirati per risolvere questa vicenda, con la speranza di risolverla quanto prima. “Non lasciamo solo nessun cittadino italiano” aveva concluso il ministro.