La Pulce dopo il trionfo al Mondiale è diventato ancora di più un mito per tutti gli argentini. Intanto a Doha nasce un’idea particolare…
La stanza delle illusioni e dei pensieri. Dei timori e dei sogni, delle speranze e delle paure. La stanza di Lionel Messi in Qatar. Un successo, quello della Pulce al Mondiale, che l’ha consacrato per sempre tra i miti della storia. Un’adulazione trasversale dopo aver conquistato la Coppa del Mondo con l’Argentina, proprio come fece Diego Armando Maradona nel 1986 in Messico. Erano passati 36 anni dall’ultimo trionfo dell’Albiceleste.
In vista c’è una novità curiosa (e clamorosa) che riguarda Messi: la stanza dell’hotel dove ha soggiornato il fuoriclasse durante la permanenza a Doha diventerà presto un museo a lui dedicato. Quella camera sarà il simbolo del “riposo del campione”, chissà quanto interesse riuscirà a raccogliere tra gli appassionati di calcio e sport in generale. La stanza è così composta: due letti singoli allineati che si trovano di fronte a una scrivania stretta, con poltrone a rotelle e uno schermo piatto. Poi un divano grigio con cuscini gialli e tende abbastanza spesse. Una semplicissima stanza di albergo. A breve si trasformerà in una meta simbolica legata al nome del calciatore del Paris Saint Germain.
E la metà degli argentini voterebbe Messi come presidente della nazione
La camera è la B201, sulla porta è stato già apposto uno stemma con i colori dell’Argentina e con la scritta “L. Messi”. Tanto per non sbagliare. Non è ancora stata comunicata la data esatta dell’apertura al pubblico, bisognerà capire se sarà lasciata così o verrà decorata con qualche ricordo in più dei 29 giorni che Messi ha trascorso nell’emirato insieme ai compagni di Nazionale. L’amore del popolo argentino per Messi, intanto, ha raggiunto vette impensabili. Il 44% degli intervistati da RMC Sport avrebbe dichiarato di essere pronto a votarlo come nuovo presidente dell’Argentina. Uno degli uffici più preziosi, comunque, rimarrebbe in Qatar. La B201…