L’attaccante norvegese continua a frantumare record, ha già raggiunto quota 20 gol in Premier League, nessuno come lui. Eppure…
Segna a raffica e frantuma record, ma Erling Braut Haaland non è contento di se stesso. Sembra un paradosso, eppure è così. L’attaccante norvegese ha segnato anche ieri, nella vittoria del Manchester City (1-3) contro il Leeds United. Una doppietta che ha spianato la strada alla squadra di Pep Guardiola e ha permesso ai Citizens di rimanere nella scia dell’Arsenal capolista in Premier League. Haaland segna e abbatte record, ha già raggiunto quota 20 gol in campionato, nessuno c’era mai riuscito in sole 14 partite, è un primato per la Premier. Ha superato anche papà Alf-Inge che nel torneo inglese ne aveva segnati 18 in 167 presenze.
Haaland fa autocritica: “Mi devo allenare di più”
Mestieri diversi. Però. Haaland senior era un centrocampista, non un formidabile centravanti. Haaland junior ormai non stupisce più, fa gol con una regolarità impressionate, è quasi ingiocabile per le difese avversarie, nel 2022 ha realizzato 45 reti in 42 presenze ufficiali. Una media stratosferica. Eppure il norvegese non s’accontenta, la doppietta contro il Leeds – squadra della città in cui è nato – non è stata abbastanza. Fa autocritica Haaland, si bacchetta, perché nel primo tempo ha fallito due buone occasioni e nella ripresa non è stato abbastanza cinico per fare tripletta.
Poteva incrementare il suo bottino e così nel post partita: “Stasera potevo segnare di più, se contiamo le occasioni potevo segnare cinque gol. Ma questa è la vita, evidentemente devo allenarmi di più”, ha detto ai microfoni di Prime Video. No Erling, lascia una speranza a chi deve affrontarti. Verrebbe da dire. Haaland naturalmente domina la classifica cannonieri in Premier con 20 gol, staccassimo Kane che è secondo a quota 13 centri. Non abbastanza per il classe 2000, ma sicuramente sufficienti per i tifosi del Manchester City che l’hanno ormai eletto a idolo indiscusso.