Alcuni film oggi non potrebbero essere girati e Laguna Blu è uno di questi, a causa di forzature poco in linea con il contemporaneo senso dell’etica
Nel corso degli ultimi anni la sensibilità e l’attenzione verso certi temi è andata a incrementarsi esponenzialmente, permettendo anche agli stessi autori o protagonisti di rivalutare le proprie opere passate.
E’ questo il caso di Laguna Blu, un cult degli anni ottanta, in cui il mancato rispetto dei diritti degli animali e una nudità infantile poco appropriata hanno fatto rabbrividire i suoi due protagonisti, a distanza di quarant’anni.
“Oggi non si potrebbe girare in quelle condizioni”
Quando Laguna Blu uscì nel 1980, Brooke Shields e Christopher Atkins avevano a malapena la maggiore età, ma ora, da adulti perfettamente coscienti delle rinnovate sensibilità contemporanee, hanno voluto parlare della lavorazione del film, affermando che oggi non sarebbe possibile girare nello stesso modo: “Non sarebbe consentito… Ci sono stati animali che hanno sofferto durante le riprese. Abbiamo pescato con la fiocina e fatto ogni sorta di pazzia. C’erano due bambini nudi che correvano su una spiaggia”.
Inoltre le circostanze delle riprese gettarono entrambi gli attori in una situazione di grande imbarazzo e disagio psicofisico: zanzare, insetti vari, topi e granchi resero le scene di nudo quasi insostenibili, senza contare il comprensibile disagio di Christopher Atkins nel rimanere nudo davanti ad una Brooke Shield appena quattordicenne. Ecco la testimonianza di Atkins: “Ero molto imbarazzato. C’erano scene in cui ero con te completamente nudo”, seguita da quella della Shields su una malattia contratta durante le riprese: “Ti ricordi che ho avuto la polmonite? Nella scena del parto non riuscivo a controllare il respiro. Ho tossito e tossito e tutti hanno detto: ‘Che bella prestazione’“