L’ex calciatore oriundo ha parlato in esclusiva a Notizie.com. Insieme a O Rei ha vinto il Mondiale del 1958, il primo nella storia del Brasile. “Sono state dette balle sul nostro conto”
Un Mondiale vissuto fianco a fianco. Il primo nella storia vinto dal Brasile, nel lontano 1958. Quello dell’astro nascente Pelé, Coppa in mano che non aveva nemmeno 18 anni. José Altafini, insieme a lui nella spedizione in Svezia, ha parlato in esclusiva a Notizie.com il giorno dopo la scomparsa di O Rei.
“C’è poco da dire in momenti del genere, però qualcosa di importante va ribadito. Pelé, da quando esiste il calcio, è il più grande di tutti i tempi! Nessuno è stato come lui, inutile fare i paragoni con gli altri”. Un concetto ribadito con forza e convinzione: “Ognuno ha i suoi idoli personali, ma Pelé è l’idolo di tutti. Un giocatore come lui non è mai esistito”.
Morte Pelé, Altafini: “Lo ammiravo e basta, non potevo competere”
Altafini, classe 1938, visse quel Mondiale del ’58 da ventenne. Aveva soltanto 2 anni in più rispetto alla Perla Nera: “Quando uno è così bravo lo ammiri e basta, non puoi mica competerci. Tra noi, ripeto, non c’era competizione. Anche se hanno fatto un film che non c’entra niente con la realtà. Una cosa vergognosa, hanno voluto mettermi in contrapposizione con lui, io ero quello ricco, lui quello povero. Una balla totale. Io e Pelé non ci frequentavamo, però eravamo amici”.