Ecco le nuove regole per i casi che sono sempre stati asintomatici e per coloro che non presentano comunque sintomi da almeno 2 giorni
Per i positivi, ma asintomatici al coronavirus, arrivano le nuove regole nella circolare del ministero della Salute che aggiorna le indicazioni sulla gestione dei casi Covid-19 e dei contatti stretti di casi Covid-19. Anche chi ha una sintomatologia lieve può uscire prima dalla quarantena, dopo almeno 24 ore di assenza di febbre, magari con qualche precauzione come la mascherina per proteggere i più fragili.
La fine del 2022 ha portato un nuovo aumento dei casi di positività al Covid-19 che conferma il trend in crescita degli ultimi mesi. Anche se la situazione resta sotto controllo il Ministero della Salute ha voluto puntualizzare la situazione.
Una nuova circolare
Nonostante un aumento lento, ma costante dei casi di positività in Italia, si va verso un deciso cambiamento delle regole sulla quarantena per chi risultasse positivo al Coronavirus. Cinque giorni di isolamento e poi di nuovo “liberi”. Potrebbe essere infatti ridotta la fase di quarantena per i positivi al Covid asintomatici. E, per uscire dall’isolamento, potrebbe non servire più nemmeno un tampone negativo. “Siamo pronti a passare al nuovo modello. Valutiamo quale sia lo strumento corretto per attuarlo. Forse non basterà una circolare”, chiarisce con senso pratico il ministro della Salute Orazio Schillaci in un’intervista, “È chiaro che chi esce dall’isolamento senza la prova diagnostica dovrà avere senso di responsabilità e indossare la mascherina in caso di contatti con persone fragili. Puntiamo sulla persuasione non sugli obblighi”.
La modifica per la quarantena
Non c’è ancora certezza sul quando entrerà in vigore questo nuovo regime per gestire i positivi asintomatici, infatti non c’è ancora una data precisa. L’impressione è che il Governo vorrebbe farlo per l’inizio del 2023. Sempre, ovviamente, in considerazione di come evolverà la pandemia nei prossimi giorni. Sempre secondo il ministro “non è un allentamento delle misure di contenimento, ma un adeguamento al virus, ormai endemico, con il quale bisogna imparare a convivere.
Continuiamo a seguire con grande attenzione l’epidemia. Per ora non ci sono segnali di preoccupazione. I casi sono saliti, è vero, però non c’è pressione sugli ospedali, dove i ricoveri in reparti ordinari e terapie intensive restano stabili. Aver abolito il bollettino quotidiano non significa aver abbassato la guardia”.
