Iran, le proteste non si fermano: impiccati altri due manifestanti

Iran, le proteste da parte dei cittadini non si fermano affatto. Nelle ultime ore sono stati impiccati altri due manifestanti. Allarme dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti D’America

Iran, continuano le impiccagioni
Continuano le impiccagioni in Iran (Ansa Foto) Notizie.com

Dall’Iran arrivano altre terribili notizie. Nelle ultime ore sono stati giustiziati altre due persone. Si tratta di due uomini che erano scesi in piazza a manifestare contro le decisioni da parte del governo. Ad annunciarlo è stata l’autorità giudiziaria del Paese. Le accuse nei loro confronti sono quelle di aver ucciso un paramilitare, Ruhollah Ajamian. Il tutto sarebbe accaduto durante una cerimonia per omaggiare Hadis Najafi, una manifestante uccisa a settembre. Si tratta di Mohammad Mahdi Karami (22 anni) e Seyyed Mohammad Hosseini (39 anni). Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa ‘Mizan Online‘ i due sono stati impiccati.

Facevano parte di un gruppo formato da 16 persone arrestate per l’uccisione del paramilitare. Cinque di loro sono stati condannati a morte. Altre 11 (tra questi 3 minorenni) hanno ricevuto lunghe pene detentive (fino a 25 anni di reclusione). Purtroppo non si tratta affatto del primo episodio visto che altre persone sono state impiccate. Rabbia da parte dell’avvocato di uno dei due giovani che denuncia: “Il mio assistito è stato privato del diritto alla difesa“. Era il legale di Karami. Per quest’ultimo non è servito a nulla lo sciopero della fame. Non solo: in carcere non gli era stato permesso neanche di vedere la sua famiglia. Questo è quello che fa sapere la ‘BBC‘.

Iran, situazione drammatica: impiccati altri due uomini

Iran, continuano le impiccagioni
Continuano le impiccagioni in Iran (Ansa Foto) Notizie.com

Preoccupazione anche da parte dell‘Unione Europea che si definisce “scioccata” da queste terribili notizie che arrivano dal Paese medio orientale. Chiede, ancora una volta all’Iran, che vengano rispettati i diritti umani da parte degli stessi. Non solo: si chiede anche di annullare le sentenze di condanne a morte. Fa eco anche la presidente della Commissione Europea, Roberta Metsola.

Queste sono state alcune delle sue parole in merito a quello che sta accadendo “In questo momento serve una reazione forte da parte dell’Ue e di tutto l’Occidente“. Stesso discorso vale anche per gli Stati Uniti D’America che condanna le esecuzioni di questi ultimi giorni. Questo è quello che fa sapere, con un messaggio pubblicato sul suo account ufficiale Twitter, il portavoce del dipartimento di stato americano Ned Price.

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