Lutto nel mondo del giornalismo, morto Gian Pietro Testa

Un gravissimo lutto ha colpito, nelle ultime ore, il mondo del giornalismo. E’ scomparso Gian Pietro Testa, personaggio noto in questo ambito

Lutto nel giornalismo
Gian Pietro Testa (screenshot video YouTube) Notizie.com

Un 2023 che, per il mondo del giornalismo, non è iniziato affatto nel migliore dei modi. Nella giornata di oggi, domenica 8 gennaio, è arrivata la notizia che lascia tutti quanti noi decisamente senza parole. Riguarda la scomparsa di Gian Pietro Testa. Aveva 86 anni. Nel corso della sua brillante carriera ha seguito, sempre con passione, la poesia e la narrativa. Fu il primo ad indagare in alcune pagine oscure del nostro Paese. Come le stragi di Piazza Fontana e Peteano.

Quando il suo cuore ha smesso di battere si trovava a Ferrara, precisamente all’arcispedale Sant’Anna. Proprio dove era nato il 24 settembre del 1936. Ha scritto per molti giornali come: “Il Giorno“, “L’Unità” e “Paese Sera”. Fu il primo giornalista a entrare nella sede della Banca dell’Agricoltura il 12 dicembre del 1969. Si occupò anche della strage alla stazione ferroviaria di Bologna del 2 agosto 1980. Veniva considerato un “pistarolo”. Non solo: è stato tra i fondatori del settimanale “Avvenimenti”, “Senzaprezzo” e della rete televisiva Ntv a Bologna.

Morto Gian Pietro Testa, una carriera brillante

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Gian Pietro Testa (screenshot video YouTube) Notizie.com

E’ stato anche insegnante alla scuola di giornalismo di Bologna e al Carid dell’Università di Ferrara. Per sette anni (1985-1992) capo ufficio stampa del Comune di Ferrara e direttore del mensile “Ferrara”. Nel 1976b pubbliò “La strage di Peteano” (Einaudi), ovvero l’attentato del 31 maggio 1972 dove morirono tre carabinieri. Per la strage di Bologna ha scritto: “Antologia per una Strage” e “Terrorismo: la strategia che viene dall’alto”.

Per non parlare dei suoi romanzi: “Il linciaggio”, “Don Rodrigo o la rivoluzione fallita”, “Io sono il milite ignoto”, “Il rocchetto di Ruhmkorff”, “Il vestito di taffetà”. Pochi anni fa era stato insignito dall’Associazione Stampa di Ferrara del Premio alla carriera. Adesso sono molti, i suoi colleghi, che lo stanno ricordando sui social network. Descrivendolo come un’ottima persona e grande lavoratore.

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