In Iran non si fermano le morti sospette. Un giornalista è stato trovato senza vita dopo il rilascio. Ecco cosa è successo.
In Iran le proteste per la libertà di stampa non si fermano e con loro le morti sospette dei giornalisti. Come riferito dall’Ansa, che cita la Bbc, un altro cronista è stato trovato senza vita e l’ipotesi al momento al vaglio degli inquirenti è quella di un suicidio. Ma in molti ribadiscono che potrebbe essere altro visto che si tratta di un professionista deceduto subito dopo il rilascio dal carcere.
A rendere nota la morte del giornalista, conosciuto in patria per essere un reporter oltre che un critico cinematografico e documentarista, è stato il collega Hoshang Golmakani su Instagram. Naturalmente la notizia è stata immediatamente ripresa da tutti i media.
Una situazione che continua ad essere sempre più di emergenza in Iran e gli appelli per cercare di arrivare ad una libertà di stampa il prima possibile proseguono senza sosta.
Giornalista morto in Iran, ipotesi suicidio
Il 36enne è stato trovato morto e per il momento le autorità locali hanno preferito mantenere il massimo riserbo sulla dinamica di questo decesso. Si parla semplicemente di suicidio, anche se in patria continuano a parlare di un decesso sospetto visto che non è il primo.
Il giornalista, infatti, era stato arrestato dalle autorità locali mentre si recava a casa sua durante i disordini a Karaj. Un fermo durato davvero poco tempo visto che è stato liberato quasi subito.
Dopo il rilascio, il 36enne si sarebbe tolto la vita. Un suicidio, come detto, sospetto per molti. Come ricordato dall’Iran, sono diversi i giornalisti morti con le stesse modalità del critico cinematografico e per questo motivo i dubbi ci sono e non saranno per nulla semplici da eliminarli.
Nonostante tutti questi episodi, le proteste a Teheran e in tutte le altre città iraniane non si fermano e le richieste di mettere fine a queste restrizioni ai giornalisti continuano ad arrivare in tutto il mondo.