Dopo gli assurdi scontri nel tratto di autostrada arrivano gli arresti: la procura di Arezzo indaga.
Un tratto di autostrada preso d’assalto, i video degli scontri e gli audio di chi si trovava in quel momento in mezzo alla furia delle due tifoserie.
Resta questo di una domenica di follia, che è stata ricostruita tramite i video e le testimonianze di chi si trovava sul posto. Agli scontri che si sono verificati in un tratto dell’autostrada A1, nei pressi di un’area di servizio, avrebbero partecipato circa 180 ultras di Roma e Napoli. Mentre scattano i primi arresti, arrivano alcune ricostruzioni. La Digos di Arezzo avrebbe in mano alcuni audio in cui si può ipotizzare che le due tifoserie si siano date appuntamento, ma resta in piedi anche l’ipotesi di un vero e proprio agguato.
Intanto il procuratore di Arezzo ha chiarito che il lavoro svolto con la polizia mira a giungere “prima possibile all’identificazione dei responsabili di questo gesto folle e assurdo che ha messo a repentaglio la sicurezza dei viaggiatori e ha bloccato una delle principali arterie del nostro Paese”.
Scontri fra tifosi di Roma e Napoli: gli sviluppi delle indagini
La procura ha accertato la responsabilità di almeno 4 individui che hanno preso parte agli scontri fra tifoserie. Gli audio e le riprese delle telecamere di sicurezza hanno consentito di approfondire l’indagine. Sarebbero 3 al momento gli ultras giallorossi arrestati, e uno del Napoli. Ha ricevuto le cure in ospedale ad Arezzo ed è stato poi fermato. Per lui si terrà il processo per direttissima.
Intanto l’indagine si sviluppa su una serie di audio finiti anche sui social che potrebbero consentire di arrivare ad altri individui coinvolti. Nelle registrazioni sbucano alcuni nomi di tifosi feriti dopo gli scontri, ma per utilizzare la “flagranza differita”, c’è bisogno di intervenire in un’area temporale di 48 ore, quindi fino all’ora di pranzo odierna.