Brasile, assalto al Congresso: arriva la decisione ministro Giustizia

Brasile, assalto al Congresso da parte dei sostenitori di Bolsonaro negli ultimi giorni: nel frattempo arriva la decisione ufficiale da parte del ministro della Giustizia. In merito a quello che sta accadendo nel Paese sudamericano

Assalto al Congresso
Brasile, assalto al Congresso (Ansa Foto) Notizie.com

In Brasile continua a crescere la tensione in merito a quello che sta accadendo, oramai, da diversi giorni. Tantissime sono le persone che hanno dato l’assalto al Congresso. Successivamente si è saputo che si trattava di sostenitori dell’ex presidente del Paese, Jair Bolsonaro. Lo stesso che, in questo momento, si trova attualmente ricoverato negli Stati Uniti D’America. Nulla di grave visto che si tratta di un problema agli addominali.

Nel frattempo gli agenti di polizia di Brasilia sono incessantemente al lavoro. Per quanto riguarda gli arresti. Secondo quanto riportano alcune fonti locali pare che siano almeno 1.500 le persone che sono finite in manette. Non è assolutamente da escludere che il numero possa continuare a salire. Le stesse forze dell’ordine che stanno cercando di portare, alla calma, la situazione. Nel frattempo arrivano novità importanti dal nuovo governo.

Brasile, tensione alle stelle: Flavio Dino pronto a usare maniere forti

Assalto al Congresso
Assalto al Congresso in Brasile (Ansa Foto) Notizie,com

Negli ultimi minuti è arrivata anche la decisione ufficiale da parte del ministro della Giustizia, Flavio Dino. Quest’ultimo ha fatto sapere che la Polizia federale ha già identificato, in dieci Stati del Paese, alcune persone sospettate di avere legami economici con gli organizzatori che hanno tentato di effettuare il colpo di Stato. Ed è per questo motivo che sono stati emanati alcuni comunicati.

Il primo riguarda i mandati di arresto nei loro confronti. Per quanto riguarda i nomi, ancora, non si sa nulla. Non è da escludere neanche che possano essere rilasciati i nominativi del caso. Non è finita qui visto che, a quanto pare, gli stessi sospettati avrebbero anche finanziato il noleggio di autobus. In modo tale che gli estremisti raggiungessero la capitale del Paese. Dito puntato contro, quindi, a finanziatori e organizzatori.

 

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