Diversi pensionati con l’inizio del nuovo anno non hanno trovato le maggiorazioni previste, ma i nuovi calcoli entreranno in vigore con il prossimo febbraio
La legge di Bilancio, approvata in extremis dal nuovo governo negli ultimi giorni del 2022, ha da una parte finalmente sancito quegli aumenti negli assegni che tutti i pensionati si aspettavano da anni, ma dall’altra, proprio l’approvazione in extremis, non ha permesso all’Inps di elaborare le nuove cifre che molti si vedranno assegnare soltanto dal prossimo mese di febbraio.
Il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti aveva firmato il decreto che disponeva, a partire dal 1 gennaio 2023, un adeguamento pari a +7,3% delle pensioni. L’aumento, come previsto dalla normativa vigente, era stato calcolato sulla base della variazione percentuale che si è verificata negli indici dei prezzi al consumo forniti dall’Istat il 3 novembre 2022.
Nessun allarme pensioni
La bella notizia, arrivata in chiusura d’anno, del sospirato aumento delle pensioni per tutti gli aventi diritto, si era trasformata nel timore che fosse stato tutto un brutto sogno. Infatti, molte migliaia di pensionati non hanno visto crescere il loro assegno degli aumenti previsti, ma hanno ricevuto soltanto la vecchia cifra. Il motivo è puramente tecnico, ed è stato lo stesso istituto previdenziale a sottolinearlo sgombrando il campo da qualsiasi dubbio. E’ successo infatti che l’approvazione in extremis della legge di Bilancio, che sanciva tra l’altro proprio gli aumenti per i pensionati, ha impedito all’Inps di assorbire le nuove cifre ricalcolandole a dovere negli assegni del 2023. Attenzione, però, perché a febbraio non si troverà il vero e proprio maxi aumento dell’assegno, bensì verranno inseriti nel cedolino tutti quei rialzi sulle pensioni non applicati a gennaio.
Ecco il nuovo calendario
La data di inizio per cominciare ad accreditare le nuove cifre sarà quella di mercoledì 1 febbraio 2023. Per quel giorno l’Inps pagherà le pensioni a tutti i cittadini che attendono l’accredito sul proprio conto corrente bancario. Mentre, per quanto riguarda le Poste, si seguirà come di consueto il calendario suddiviso per ordine alfabetico: mercoledì 1 febbraio 2023 sarà la volta dei cognomi dalla A alla C, giovedì 2 febbraio 2023 dalla D alla K, venerdì 3 febbraio 2023 dalla L alla P. Nel weekend, invece, sabato 4 febbraio 2023 toccherà ai cognomi dalla Q alla Z. Dal primo febbraio, dunque, l’adeguamento sarà applicato a pieno sulle pensioni fino a 2.101,52 euro, ovvero fino quattro volte il minimo lordo, fissato a 525,38 euro per tutti e a 600 euro per gli over 75, all’85% tra quattro e cinque volte il minimo lordo, al 53% tra cinque e sei volte il minimo lordo, al 47% tra sei e otto volte il minimo per scendere fino al 32% oltre dieci volte il minimo con importo oltre i 5.254 euro.