Portogallo, condannati sette agenti per abusi sui migranti

E’ successo tutto in Portogallo, sette agenti si sono ritrovati condannati per gli abusi ai danni dei migranti. 

Ad avere riportato l’incredibile notizia è stato il sito Ansa, sette agenti della Guarda Nacional Republicana, ovvero il corpo di polizia a ordinamento militare del Portogallo, hanno proprio nella giornata di ieri subito una condanna da parte del Tribunale, in primo grado.

Agenti Portogallo
Agenti Portogallo, Notizie.com

I reati a loro ascritti sono quelli andati avanti per anni, ai danni di immigrati: tra le accuse ci sono anche quelle di sequestro di persona, fino alla tortura, passando per l’abuso di potere. Una storia davvero incredibile che ha lasciato tutto il mondo a bocca davvero aperta.

Ma entriamo nello specifico della questione e cerchiamo di capire per bene anche quale sono state le condanne e le pene in primo grado che hanno ricevuto i militari.

Agenti condannati in Portogallo per violenze contro i migranti

E’ successo tutto proprio nella giornata di ieri, sette agenti della polizia del Portogallo sono stati condannati in primo grado dal Tribunale del Portogallo per gli abusi che negli anni hanno fatto ai danni dei migranti.

Migranti, Notizie.com

La pena per loro è quella fino a sei anni di reclusione: “Per reati perpetrati ai danni di immigrati che vanno dal sequestro di persona alla tortura e all’abuso di potere” questo riporta il sito Ansa.

Dei sette condannati, uno di loro e per la precisione Rúben Candeias, è stato condannato ad una pena detentiva decisamente più alta e da scontare tutta in carcere, per gli altri sei, almeno per il momento la pena è stata sospesa. Ma non è tutto, sempre secondo quanto riporta il sito Ansa, tre degli agenti, sono stati definiti dal Pubblico Ministero, come “recidivi”, in passato infatti erano già stati condannati ad un processo simile e con lo stesso risultato, ovvero pena sospesa.

Ad ogni modo, per essere ancora più precisi, i reati di questi agenti verso i migranti, sono stati riconosciuti dai Giudici del Tribunale di Beja, come commessi tra il 2018 e il 2019, ma diventati ufficiali solo dopo, quando la Polizia giudiziaria ha sequestrato a tutti gli agenti indagati i telefoni, che al loro interno contenevano dei video delle violenze commesse in servizio. Insomma una storia davvero incredibile che ha scosso l’opinione pubblica che adesso chiede a gran voce giustizia, considerando anche il fatto che sempre più spesso in quella zona, per questioni di lavoro, è richiesta la manodopera.

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