Busta paga, stipendio più basso: come mai

La prossima busta paga in arrivo potrebbe essere più leggera del previsto, pare infatti che lo stipendio possa essere più basso.

Si torna ancora una volta a parlare di un argomento che sta a cuore a tutti i lavoratori sparsi per l’Italia, ovvero lo stipendio del mese, sembra infatti che per alcuni lavoratori la prossima busta paga possa essere decisamente più leggera.

Busta paga
Busta paga, Notizie.com

Ad avere riportato il tutto in modo ufficiale è stato il sito Money.it, ma pare che non ci sia molto da preoccuparsi: questa notizia infatti non dovrebbe essere un fulmine a ciel sereno per chi la riceverà. Si tratta comunque di una pessima sorpresa che oltre che riguardare alcune categorie di lavoratori, coinvolgerà anche i pensionati.

Ma approfondiamo l’argomento e scopriamo quale motivo si nasconde dietro a questa decisione: il particolare non ha davvero nulla di anomale, visto che è una situazione che si ripete praticamente ogni anno.

Busta paga più bassa per alcuni lavoratori: colpa del conguaglio Irpef

Proprio cosi, la prossima busta paga per alcune tipologie di lavoratori, cosi come per i pensionati sarà decisamente più bassa rispetto al previsto, ma non si tratta di una anomalia, ma delle trattenute Irpef effettuate dal datore di lavoro in qualità di sostituto d’imposta.

Una situazione che non ha nulla di strano e che si ripete ogni anno, questo conguaglio Irpef infatti viene sempre calcolato con l’ultima busta paga dell’anno, quella che in pratica viene poi pagata nel primo mese di Gennaio 2023, ovvero quando: “il datore di lavoro dispone tutti i dati definitivi sulle retribuzioni effettivamente erogate al dipendente nel corso delle ultime 12 mensilità” come riporta Money.it. Questo particolare avviene ogni anno e seppur nella maggio parte dei casi, il conguaglio sottrae del denaro al lavoratore, può anche capitare che avvenga il contrario e che quindi nella busta paga si possa trovare anche un piccolo aumento.

Ad ogni modo, il particolare da tenere a mente che per potere determinare il reddito imponibile, il datore di lavoro ha sempre tempo fino al 28 Febbraio 2023, cosi come stabilito dall’articolo 51 del Tuir e poi per potere rendere effettivo questo conguaglio, ci sta tempo entro i due mesi successivi all’attuale anno di imposta e quindi i pagamenti potrebbero arrivare fino a Febbraio, se non addirittura Marzo.

Busta paga, Notizie.com

Cos’è il conguaglio Irpef sullo stipendio

Per chi non avesse bene chiaro in mente di cosa parliamo, ebbene su ogni busta paga, il particolare da guardare è la la differenza che c’è tra stipendio lordo e netto.
Una volta stabilito questo, sarà compito del datore di lavoro, in qualità di sostituto d’imposta, quello di registrare la ritenuta Irpef, trattenendo cosi, come riporta il sito Money.it: “L’imposta sul reddito e versandola all’erario per conto del lavoratore dipendente. Lo stesso fa per la quota di contributi previdenziali Ivs, per la parte che grava sul dipendente. Ciò è possibile in quanto il datore di lavoro agisce da sostituto d’imposta, facendosi quindi da intermediario tra il dipendente e il Fisco”.
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