Stati Uniti D’America, la polizia nuovamente sotto accusa per la notizia che giunge direttamente dal Paese. Un uomo è stato ucciso dagli agenti: lo stesso era il parente della fondatrice del BLM
Ancora una terribile notizia arriva direttamente dagli USA. Protagonisti, in negativo, i poliziotti che hanno ucciso un uomo. La notizia, nel giro di pochi minuti, è diventata di dominio pubblico nel Paese. La vittima si chiamava Keenan Anderson. Era un insegnante ed aveva 31 anni. Purtroppo per lui non c’è stato assolutamente nulla da fare. A quanto pare gli agenti (come documentato in alcuni filmati che girano in rete) lo avrebbero prima bloccato a terra e poi colpito, ripetutamente, con la pistola taser.
Successivamente si è saputo qualche notizia in più in merito alla vittima. A quanto pare si trattava del cugino della fondatrice del movimento ‘Black Lives Matter‘, ovvero Patrisse Cullors. Dai video si sente dire dall’uomo: “Stanno cercando di uccidermi come George Floyd“. Ovvero l’afroamericano assassinato a Minneapolis: arrestato dopo che un commesso di un negozio sospettava che l’uomo potesse aver usato una banconota da venti dollari contraffatta. Il tutto avvenne quasi tre anni fa.
USA, poliziotti uccidono cugino fondatrice del BLM
Un filmato che è stato pubblicato, nella serata di ieri, da parte della polizia di Los Angeles. A quanto pare l’uccisione sarebbe avvenuta più di una settimana fa. Precisamente il 3 gennaio. Molti gli agenti che si vedono nel video: uno gli mette i gomiti sul collo, un altro lo colpisce con il taser per una trentina di secondi. Per poi riprendere. Chiede giustizia la cugina al ‘Guardian‘. Queste sono alcune delle sue parole: “Mio cugino chiedeva aiuto e non l’ha ricevuto, l’hanno ucciso. Nessuno si merita di morire nel panico e nella paura“.
Secondo quanto riportano le ultime notizie pare che il 31enne sarebbe rimasto coinvolto in un incidente automobilistico. Una volta che la polizia era arrivata sul posto, l’uomo avrebbe chiesto aiuto. Solo che gli agenti lo hanno invitato ad andare sul marciapiedi e mettersi contro il muro. In un primo momento ha obbedito, fino a quando non ha notato un atteggiamento molto duro del poliziotto nei suoi confronti.
Tanto da cercare di scappare, fino a quando non lo hanno bloccato e colpito. Così forte da mandarlo in arresto cardiaco. Purtroppo è morto, pochi minuti più tardi, in ospedale. La polizia si è cercata di giustificare affermano che l’uomo aveva avuto un atteggiamento “erratico”. Secondo gli ultimi test effettuati il 31enne aveva tracce di cannabis e cocaina nel sangue.