Omicidio Del Gaudio, è stata confermata l’assoluzione per Antonio Tizzani: smontate le obiezioni del Pubblico Ministero.
Sembra proprio che nelle scorse ore sia arrivata la conferma per Antonio Tizzani, il marito di Gianna De Gaudio che, proprio secondo quanto riporta il Corriere.it, aveva raccontato di essersi steso al fianco del corpo della moglie, dopo che l’assassino era scappato.
Ebbene, la tesi: “diversamente da quanto ritenuto dal pubblico ministero appare sufficientemente credibile” è questa la motivazione che si legge nella nota ufficiale della Corte d’Assise d’appello che ha prontamente smontato la tesi del Pubblico Ministero, Laura Cocucci che aveva impugnato l’assoluzione dell’uomo avvenuta lo scorso 23 Dicembre 2020.
Ricordiamo infatti che Gianna Del Gaudio è morta dopo che la sera del 27 Agosto del 2016 a Seriate le è stata tagliata la gola. Anche i Giudici hanno pienamente condiviso la tesi che ha portato all’assoluzione di Tizzani, ritenendo anche chiuso il discorso legato al ritrovamento del DNA, proprio quella sera del 2016.
Omicidio Del Gaudio, i Giudici chiudono anche il discorso legato al DNA
Si chiude quindi, sempre secondo quanto riporta il Corriere.it, anche il discorso legato al ritrovamento del DNA di Tizzani sulla scena del crimine e si conferma l’assoluzione per il marito di Gianna De Gaudio.
“La quasi totalità non ha ricordato affatto di aver udito grida evocanti un litigio in corso, avendo precisato di aver sentito soltanto le urla di un uomo: perché l’hai fatto? Oh mio Dio. La reazione angosciosa, disperata e rabbiosa che l’imputato aveva avuto alla scoperta della moglie sanguinante in terra” sono queste alcune delle testimonianze ascoltate dalla Corte d’appello; dal canto suo però hanno anche ascoltato la telefonata al 118 dello stesso Tizzani che secondo quanto si legge nella nota ufficiale: “Ha consentito di apprezzare il modo drammaticamente e sinceramente palpitante, confusamente i soccorsi” e ancora: ” Si riconosce che la fuga dello sconosciuto sia singolare ma proprio per questo superflua laddove fosse stata menzognera.
Ma non è tutto, sempre a riprova della tesi che ha portato all’assoluzione di Tizzani, si legge: “Così come non si spiega in un’ottica di versione maliziosamente mendace perché l’imputato abbia descritto il killer con le mani abbronzate senza invece cogliere al volo la notizia che l’assassino avesse usato i guanti. Fosse stato lui sapendo di averli utilizzati, avrebbe dovuto riferire di aver visto l’uomo con i guanti bianchi trafugare nella borsa della moglie”. A questo poi si aggiunge anche il fatto che lo stesso Tizzani non fosse sporco di sangue e in nessun modo avesse provveduto a cambiare i vestiti e nessun riscontro è stato trovato circa la possibilità che si sia lavato le mani: “Se non si è sporcato chi avrebbe imbrattato di sangue tutto il luogo del delitto?” questa la domanda finale dei Giudici.