Antonella Veltri, Presidente dell’Associazione che si batte contro la violenza alle donne in esclusiva a Notizie.com: “Ecco il progetto per le donne afghane”
Chiara Ferragni ha stupito tutti, dichiarando di aver donato tutto il suo compenso pattuito per la partecipazione al Festival di Sanremo, all’Associazione D.i.Re – donne in rete contro la violenza. “Con più di 100 centri antiviolenza e più di 60 case rifugio in tutta Italia, D.i.Re riesce ad aiutare circa 20.000 donne ogni anno e per me era molto importante dare un aiuto concreto. Ho avuto modo di conoscere la Presidente di D.i.Re e alcune delle operatrici che tutti i giorni lavorano sul campo, sono loro le vere eroine che mi hanno ancora di più convinta a iniziare questo percorso che spero si evolverà nei prossimi anni”, ha dichiarato la nota influencer, accendendo i riflettori sul lavoro di un’Associazione, da sempre al fianco delle donne.
“Il nostro obiettivo è aiutare le donne vittime di violenza, e attraverso il progetto stipulato con Chiara Ferragni, destineremo delle cifre importanti verso il centro dell’Impiego che si occupa di trovare un lavoro alle donne che hanno subito soprusi e violenze”, spiega in esclusiva a Notizie.com la presidente Antonella Veltri. D.i.Re è da sempre in prima linea. Da anni combatte le violenze contro le donne. Si è mossa anche oltre i confini nazionali, con un occhio alle vicende che riguardano le donne in Iran e nei paesi arabi.
“Siamo da sempre molto attente agli aspetti internazionali. Abbiamo lanciato – spiega Antonella Veltri – una campagna di comunicazione rivolta alle Università italiane, per aprire corridoi privilegiati alle studentesse afghane che non hanno più la possibilità di studiare nei loro paesi”. Un aiuto concreto: “In cosa consiste? Semplice: molte Università hanno già risposto fattivamente al nostro appello e hanno creato condizioni favorevoli: tasse ridotte o in alcuni casi addirittura azzerate verso tutte le donne che vogliono iscriversi alle nostre università. L’unico modo per poter permettere a queste ragazze di continuare a studiare e sperare in un futuro migliore”.
“In Iran una violazione dei diritti umani”
Grande attenzione anche alle vicende che riguardano le donne iraniane. “Si tratta di una chiara violazione dei diritti umani. La violenza verso queste donne non è solo da condannare, ma da combattere con tutti i mezzi a disposizione. Noi siamo state solidali al movimento delle donne iraniane e abbiamo partecipato alle iniziative, a livello nazionale, che sono state promosse. Siamo anche promotrici di iniziative di sostegno, ma purtroppo in questo caso si tratta solo di un sostegno simbolico. Ci risulta difficile intervenire sulla vicenda iraniana. Ma condanniamo con tutto lo sdegno possibile, ciò che sta accadendo alle donne in quei Paesi”.