Accusato di aver ucciso, smembrato e successivamente bruciato il cadavere della moglie. A distanza di anni, da quanto è accaduto, la decisione finale ha spiazzato completamente tutti. In primis i familiari della vittima
Un dolore enorme quello dei parenti e genitori della ragazza che vedete inquadrata in foto. Quattro anni fa Ramona Celeste Nunez venne uccisa da chi avrebbe dovuto proteggerla e amarla per sempre. Ovvero suo marito, Raul Diaz. Quest’ultimo non ha avuto alcuna pietà di lei tanto da ucciderla, smembrarla e soprattutto bruciare i resti del corpo. Quello che è accaduto nelle ultime ore, però, ha spiazzato tutti. In primis proprio i parenti di Ramona. La ferita della scomparsa della ragazza è ancora aperta e mai si potrà richiudere.
Quello che arriva direttamente dalla Spagna, però, ha fatto in modo che la stessa ferita si aprisse sempre di più. L’uomo, in questo momento, è ancora sotto indagine proprio per aver assassinato la moglie. Il tutto accadde in un barbecue a Costa Teguise (Lanzarote). La prossima settimana, precisamente lunedì 16 gennaio, saranno quattro gli anni in cui si trova dietro le sbarre. Senza che si sia tenuto un processo. Quindi? Secondo la legge spagnola dovrà essere rilasciato.
La Procura ha fatto sapere al gip di alcuni provvedimenti cautelari come la comparizione in giudizio. Anche se, in merito a ciò, non è stata fissata neanche la data del processo. La stessa famiglia della ragazza ha avvertito della possibile fuga dell’uomo. Ramona, originaria del Paraguay, aveva solamente 29 anni. Raul invece, di anni ne ha 44 ed ha sempre allontanato le accuse. L’uomo ha sempre dichiarato che, una volta essere tornato a casa la notte di Capodanno di aver fatto uso di droghe e di averla trovata morta.
Spagna, uccise la moglie e bruciò corpo: esce dal carcere
Si era spaventato, ha smembrato il corpo e lo ha bruciato nel barbecue in giardino. A lanciare l’allarme sono stati i vicini che si sono accorti del fetore che arrivava proprio da quella abitazione. Una volta che sono andati da lui, l’uomo ha risposto che stava preparando una grigliata. La madre, chiamando a vuoto sul cellulare della ragazza, decide di sporgere denuncia. Esattamente quattro anni fa avvenne l’arresto di Diaz. Solo dopo che gli agenti intercettarono il suo telefono: ad un parente raccontò di come si sbarazzò del corpo.
Dopo aver bruciato il corpo, ha messo i resti nella spazzatura. Successivamente ha noleggiato un’auto per andare a Los Hervideros a Costa Teguise. Una volta arrivato a destinazione avrebbe buttato tutto in mare. Il suo corpo non è mai stato ritrovato. Solamente un pezzo del polmone: dal DNA si è scoperto che si trattava della vittima, ma non era sufficiente per determinare la causa della morte. La Procura chiede 20 anni per lui e 2 mesi di reclusione.