Pnrr, ecco quali sono i progetti impossibili

Nel famoso Pnrr, oltre ad esserci delle soluzioni davvero utili, il Governo stesso ha rilevato delle misure fallimentari. Quali sono?

Si torna ancora una volta a parlare del Pnrr, in particolare il Governo è al lavoro insieme con l’Unione Europea per cercare di rimodulare i vari fondi, anche rivedendo i bandi che fino a questo momento pare non abbiano in nessun modo funzionato.

Bandi Pnrr
Giorgia Meloni, foto fonte Ansa. Notizie.com

In attesa di adottare un decreto taglia-burocrazia entro fine gennaio il governo Meloni accelera sul Pnrr e si prepara a chiedere a Bruxelles di rimodulare i fondi destinati ad alcune opere che stanno riscuotendo scarso successo nel mercato. Gare deserte e disertate, con il rischio che le risorse Ue rimangano impigliate o congelate” questo è quello che riporta il Messaggero.it  e che in particolare è stato anche ripreso nel suo discorso dal Ministro dell’Agricoltura.

Ma di quali bandi in particolare stiamo parlando? E quali sono in particolare le soluzione che ha in mente di mettere in pratica il Governo Meloni? Scopriamolo.

Bandi Pnrr: “Alcune misure si sono rivela fallimentari”, parla Lollobrigida

È necessario tenere conto della realtà attuale, senza i condizionamenti ideologici che hanno influenzato la stesura di alcune misure originariamente previste dal Pnrr. Ci sono bandi che hanno dimostrato di rispondere alla domanda delle imprese e sono risultati attrattivi e potenzialmente efficaci. Altre misure al contrario si sono dimostrate fallimentari” sono queste le parole riportate dal Messaggero da parte del  Ministro dell’Agricoltura e la sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida.

Ministro Lollobrigida, foto fonte Ansa. Notizie.com

Sempre nelle sue parole, il Ministro, infatti sottolinea l’importanza di rivedere alcune cose dell’accordo con l’Unione Europea e aggiunge: “Credo sia opportuno tenere conto della domanda reale e cercare di compensare misure che hanno riscontrato un maggiore interesse con fondi disponibili risparmiati da opere meno attrattive”.

Ma quali sono le opere che secondo il Governo Meloni andrebbero riviste e che fino a questo momento non hanno funzionato? Si comincia con il settore agroalimentare, dove tutte le gare che erano state inserite dal Governo Draghi non hanno portato ai risultati sperati e ancora: i fondi per l’acquisto di 300 trattori agricoli che la Presidente Giorgia Meloni chiede appunto di potere spostare su qualcosa di più urgente come ad esempio: le opere contro il dissesto idrogeologico presidiate dal Viminale.

Ma non è tutto, tra i tanti bandi, anche quello per costruire 40 stazioni di rifornimento per veicoli leggeri e pesanti, per cui erano stati richiesti 230 milioni di euro in scadenza il 31 Marzo, oppure i 300 milioni di euro chiesti per costruire stazioni di rifornimento per treni a idrogeno lungo sei linee ferroviarie da Nord a Sud. Oppure 424 milioni di euro per l’acquisto di 100 veicoli pesanti dei Vigili del Fuoco a biometano. E cosi via.

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