Arrivano le prime dichiarazioni da parte di Matteo Messina Denaro all’interno del carcere dell’Aquila dove si trova in questo momento. A quanto pare il boss sarebbe rimasto sorpreso della scoperta della malattia
Nelle prossime ore sarà pronta una stanza solamente per lui, nella massima sicurezza del supercarcere dell’Aquila. Matteo Messina Denaro avrà a disposizione una poltrona, una pompa ad infusione per somministrare i farmaci ed anche un defibrillatore. Al 41bis il boss di Castelvetrano continuerà a combattere contro il tumore al colon che gli era stato riscontrato nel 2020. Questo è quello che fa sapere direttamente l’oncologo che lo ha visitato, Luciano Mutti. Quest’ultimo ha rilasciato delle importanti dichiarazioni al quotidiano ‘Il Messaggero‘. Il professionista, 67 anni, è a capo del reparto ospedaliero del ‘San Salvatore‘ solamente da una settimana. A lui è stato assegnato il compito di seguire le cure dell’ex latitante.
Bisogna capire quando inizierà il nuovo ciclo di chemioterapie. Non è da escludere che possa iniziare proprio oggi, ovvero quando la stanza per il boss sarà pronta. Anche se, lo stesso Mutti, ci ha tenuto a ribadire che questo tipo di processo è preferibile farlo in un ospedale. Per via di questa importantissima vicenda, però, hanno allestito una stanza come se fosse proprio un reparto ospedaliero. In ogni seduta sarà presente anche un medico rianimatore. Proprio della malattia il boss si è lasciato andare a qualche dichiarazione all’interno della struttura carceraria. A quanto pare Messina Denaro mai si sarebbe aspettato di avere questo tipo di malattia. Secondo lui per un motivo ben preciso.
Messina Denaro: “Sorpreso dalla malattia, mi allenavo tutti i giorni“
Proprio della malattia si è parlato nei primi colloqui. Sarebbe rimasto sorpreso della scoperta della stessa. Questo è quello che avrebbe raccontato a fonti interne. Anche perché si sarebbe allenato tutti i giorni e tendendosi sempre in forme. Correndo almeno per cinque chilometri ogni giorno. Un fisico tonico e ben curato, come conferma lo stesso oncologo che lo ha trovato in buone condizioni. Non solo con il medico, il boss ha avuto anche un breve colloquio con il procuratore capo di Palermo, Maurizio De Lucia.
Quest’ultimo gli ha riferito che da lunedì è nelle mani dello Stato e che avrà piena assistenza medica. Dall’altra parte è arrivato il ringraziamento. Non è da escludere che, nella giornata di oggi, l’ex latitante possa parlare in videoconferenza all’udienza del processo per quanto riguarda le stragi di Capaci e via d’Amelio. Il tutto davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Caltanissetta. E’ stata allestista una sala multimediale dove avverrà il collegamento.