La campionessa olimpica di short track attacca: “Fiducia irrecuperabile, sul tavolo carte che non credevo avrei mai preso in considerazione”. La Federazione replica: “Basta accuse, la smetta”
Fuoco incrociato e polemica rovente. Non bastava il caso plusvalenze, il decreto dignità da aggiustare, per il ministro dello Sport Andrea Abodi non c’è un momento di tregua. Adesso ci mancava anche la furiosa lite e rottura tra Arianna Fontana e la Federghiaccio. La portabandiera azzurra a PyeongChang 2018, undici medaglie olimpiche nello short track, ha come obiettivo chiudere la carriera ai Giochi di Milano-Cortina nel 2026. Ma non lo farà probabilmente da atleta azzurra, almeno questa è la sua minaccia.
Al ritorno da Salt Lake City, dove è volata con il marito e tecnico Anthony Lobello, Arianna Fontana si sfoga via social e attacca nuovamente la Federghiaccio. Lasciando immaginare scenari “mai presi in considerazione”. . Durante i Giochi di Pechino, lo scorso inverno (un oro e due argenti), e anche nei mesi successivi, Fontana ha polemizzato con la Federghiaccio per il ruolo di suo marito come allenatore e sulle scorrettezze subite dai compagni di squadra (uno in particolare) durante gli allenamenti di gruppo. “Il sistema federale ci ha ostacolato in molti modi, ogni giorno ho dovuto farmi forza per alzarmi e tornare ad allenarmi, senza Anthony non ce l’avrei mai fatta”.
“Non tollererò più che il personale tecnico e federale prenda decisioni per isolarmi senza assumersi la responsabilità”
E così, accanto a una foto in aereo, ecco le dure parole di Arianna Fontana, via Instagram: “Lascio Salt Lake City dopo aver rimesso i pattini ed esplorato nuove opzioni. Ho deciso di aggregarmi al viaggio che Anthony aveva già in programma qui per vedere cosa hanno da offrire gli Stati Uniti e Salt Lake City nel caso dovessi continuare il mio viaggio olimpico. Vorrei ringraziare gli allenatori e i gruppi d’allenamento con cui ho pattinato mentre ero qui. Grazie per aver accolto me e il mio allenatore a braccia aperte. È passato un po’ di tempo dall’ultima volta che vi ho aggiornato sui problemi che ho dovuto e devo affrontare.
Purtroppo – scrive la Fontana sul suo profilo Instagram – non ci sono state comunicazioni costruttive sulla mia partecipazione ai Giochi Olimpici del ’26 da parte della FISG dopo che, dall’aprile scorso, ci sono state ammissioni, da parte del presidente della FISG, di errori commessi e fatto promesse che non sono mai state mantenute. Lo staff rimane, in parte, quello che ha permesso ad atleti di prendermi di mira durante gli allenamenti e questo non è accettabile. La strada davanti a me non è facile, ma so che non tollererò più che il personale tecnico e federale prenda decisioni per isolarmi senza assumersi la responsabilità di queste decisioni“.