Diesel, dal 5 febbraio scatta l’embargo UE: ecco cosa potrebbe succedere

Dal 5 febbraio scatterà l’embargo al diesel russo dell’Unione Europea che rinuncerà ad un milione di barili al giorno, i prezzi ai distributori potrebbero aumentare

In arrivo lo stop al diesel dalla Russia, con lui anche uno shock sui prezzi ai distributori? Staremo a vedere, ciò che è certo è che a partire dal prossimo 5 febbraio scatterà l’embargo dell’Unione Europea all’importazione del Diesel dalla Russia. La misura era già prevista come corollario della più generale manovra di embargo contro Mosca e il suo petrolio attivata a partire dallo scorso dicembre.

Diesel l'embargo dell'UE e il rischio rincari
Diesel l’embargo dell’UE e il rischio rincari – Notizie.com

L’Europa è pronta a rinunciare a circa un milione di barili al giorno, il 50% della fornitura russa di diesel a basso zolfo, dotato di grande potere calorifico. La misura rischia però di portare con se uno shock in termini di prezzo del prodotto sul mercato, diesel che peraltro in Italia già viaggia tra il costo di 1,9 e 2 euro al litro. Nell’attuale situazione di instabilità sul fronte del costo del carburante un ulteriore rincaro potrebbe accentuare il contrasto già in atto tra Governo e gestori degli impianti.

L’embargo al diesel russo e il rischio aumenti in Italia

Il fabbisogno europeo di diesel si attesta sui 6-7 milioni di barili giornalieri. Un taglio di circa 1 milione di questi è tutto sommato un importante taglio all’approvvigionamento. La forte collaborazione tra Russia e Arabia Saudita degli ultimi tempi costringerà poi il Vecchio Continente a rifornirsi da India e Cina con costi sicuramente più elevati. A fronte di questi dati però c’è da sottolineare come la situazione interna in Italia sia tutt’altro che problematica, ma i problemi potrebbero arrivare proprio dall’Europa.

In Italia si potrebbero raffinare fino a 83 tonnellate di gasolio
In Italia si potrebbero raffinare fino a 83 tonnellate di gasolio – Notizie.com

In Italia infatti siamo praticamente autonomi. Fino a giugno 2022 solo il 5% del nostro fabbisogno arrivava dalla Russia e a partire da luglio 2022 abbiamo azzerato questa quota. Il fabbisogno interno si attesta sulle 55 tonnellate di gasolio ma siamo già in grado di raffinarne 71 tonnellate al giorno. Si potrebbe poi addirittura aumentare questa capacità e arrivare a raffinare fino 83 tonnellate di gasolio.

Il problema arriverebbe però dall’Europa. La Germania per esempio copre il suo fabbisogno di diesel con un’importazione del 30% del totale dalla Russia. Lo shock in arrivo dai primi giorni di febbraio potrebbe spingere Berlino a rivolgersi a Roma per coprire parzialmente i danni provocati dall’embargo con ovvie conseguenze sul nostro mercato interno.

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