Grazie all’intelligenza artificiale è possibile anche risparmiare quando si va a fare la spesa: ecco in che modo.
Pare proprio che grazie all’intelligenza artificiale si possano fare tantissime cose e tra queste anche quella di riuscire a risparmiare qualche cosa in più, quando si va a fare la spesa al supermercato, pare infatti che il tutto si possa fare grazie a delle piccole regole, per la precisione otto punti di cui tenere conto.
Questa indagine è stata condotta dalla società di ricerca NielsenIQ, per poi essere presentata al Forum Cdo Agroalimentare, durante la sua ventesima edizione che si è appunto tenuta a Milano Marittima, in cui ad essere presenti sono stati oltre quattrocento tra imprenditori e manager: “Gli italiani cercano di darsi un budget predefinito e seguire una lista della spesa razionale, evitando acquisti impulsivi. Proprio quello che consiglierebbe il cervellone elettronico, ma che si traduce in una contrazione dei volumi di merce venduta” sono state queste le parole di Stefano Galli e Matteo Bonù, global business partner e global client business partner di NielsenIQ.
Ma entriamo nello specifico della questione e cerchiamo di capire per bene d che cosa si tratta e quale sono, anche se solo in parte, le regole di cui è necessario tenere conto per evitare lo svuota tasche che si rischia ogni volta che si va a fare la spesa.
Quali sono i punti di cui tenere conto per fare la spesa: lo dice l’intelligenza artificiale
Entriamo dunque nello specifico della questione e scopriamo quale sono i consigli di cui tenere conto per potere fare la spesa senza per forza, spendere tantissimi soldi: ad avere dato questo suggerimento, come detto prima, è stata l’intelligenza artificiale.
Tanto per cominciare fare una lista della spesa e attenersi solo a quella, cosi da evitare di fare compere impulsive, poi cercare offerte e sconti, acquistare prodotti a marchio proprio, andare ai mercati all’aperto o ai negozi di prodotti a km zero, fare grandi acquisti quantità quando i prezzi sono bassi e cercare di evitare acquisti non necessari, ridurre la frequenza di acquisti e concentrarsi sui beni di prima necessità. Infine, sostituire i prodotti più costosi con quelli più economici.
“L’inflazione è un fenomeno nuovo, perché da trent’anni non si verificava con l’intensità di oggi. È un dato nuovo a cui non eravamo abituati, anche perché tra 2015 e 2020 ci sono stati anni in deflazione. Tutti provano a fare qualcosa per vivere in modo più sostenibile: il 58% compra solo il necessario per evitare sprechi, il 42% cerca di comprare prodotti con confezioni riciclabili, il 63% fa la raccolta differenziata e il 57% cerca di minimizzare l’uso di energia e del riscaldamento” queste le parole di Angelo Frascarelli, docente dell’Università di Perugia.
Infine, dai dati raccolti dalla società NielsenIQ, è venuto fuori come il 34% delle persone sceglie il prodotto più conveniente tra una selezione di marchi rispetto a prima, mentre il 31% compra qualunque brand si trovi in promozione, il 28% sceglie il prodotto più conveniente a prescindere dalla marca, il 26% sceglie la marca del distributore e il 20% controlla l’ammontare totale del carrello.